Elektra: interpreti

cantanti, direttori, registi, scenografi

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Messaggioda Riccardo » mer 24 ott 2007, 0:06

MatMarazzi ha scritto:Ora non vorrei dire altro: questo tema della stratificazione è uno di quelli che ricorrono con insistenza nel mio modo di pensare.
Tutte le mie personali risposte ai problemi dell'opera derivano da questo concetto (specialmente quando discuto con qualcuno che afferma che i registi non abbiano il diritto di imporre le loro idee alle opere altrui).

Mi atterrisce un po' che tu mi solleciti in questo senso... :)
Perchè è una discussione immane e infinita.
Lasciamola sedimentare un altro po'! :) ok?

Lasciamo sedimentare, ne riparleremo però. È un discorso molto interessante e che sta alla base di molte discussioni.

Una cosa però devo dire, invece molto in tema: ho ascoltato oggi l'Elektra della Borkh con Böhm.
Beh, l'ho trovata sensazionale.
Non so perché non mi sono deciso prima a cercarla. È nettamente superiore per completezza e profondità alla pur ammirevole lettura della Nilsson con Solti.

La Borkh ha un fraseggio increspato, continuamente mosso e variato, con cui costruisce un'Elektra selvaggia e che non fa cadere un'istante la tension. La voce poi è a mio avviso folgorante: funziona su tutti i registri, scolpisce il testo come nessuna e trapana i timpani sui do acuti con spavalderia da togliere il fiato e risolutezza espressiva ben maggiore della stessa Nilsson.
Quel "Sei verflucht" in faccia a Chrysothemis è da brivido.
E Böhm la asseconda che è una meraviglia.

La Madeira, accanto a una simile protagonista, fa veramente magra figura (anche se il suo primo urlo durante l'assassinio è decisamente ben riuscito :) ).

Salutoni,
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Messaggioda Pruun » mer 24 ott 2007, 0:20

Non sono morto: ma ho un esame dopodomani... appena fatto ritornerò ai thread che ho lasciato a metà (vedi: questo, visto che devo ascoltare l'Elektra in questione e quello della Bartoli).
Saluti
G.
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Messaggioda pbagnoli » gio 01 nov 2007, 22:06

Riapro questo thread per segnalarvi che, nella sezione audio, ho inserito l'unico (a mia conoscenza) documento disponibile della Scotto nel ruolo di Klythaemnestra. E' del 2002 a fianco di Janice Baird.
Godetevelo perché mi sembra molto interessante!
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Messaggioda Luca » gio 01 nov 2007, 23:55

Lo sto ascoltando, caro Pietro. Hai il cast completo ? La Baird è brava, la Scotto è singolarissima (nevrotica, allucinata e sa calarsi benissimo nello sprachgesang tedesco !), ma la Christodemis chi è ? Mi pare canti un pò maluccio.

Salutoni e grazie.
Luca.
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Messaggioda pbagnoli » ven 02 nov 2007, 10:54

Ehm... Abbi pazienza, ma non ricordo. Oggi sono tutto il giorno al lavoro, quindi forse riuscirò a dirtelo domani o domenica...
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Messaggioda PQYD » ven 02 nov 2007, 11:44

Luca ha scritto:ma la Christodemis chi è ?


Ana María Sánchez.
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Messaggioda Rossiniano » ven 02 nov 2007, 13:33

Strauss: ELEKTRA

Baltimora, Opera, 11/11/2000

Klytämnestra Renata Scotto
Elektra Marilyn Zschau
Chrysothemis Renate Behle
Aegisth Randolph Locke
Orest Tom Fox
Der Pfleger des Orest Robrt Cantrell
Die Vertraute Jennis Cates
Die Schleppeträgerin Phyllis Burg

Orchestra Baltimore Opera

Direttore Christian Badea

http://rapidshare.com/files/996745/Elek ... 00_CD1.zip

http://rapidshare.com/files/995325/Elek ... 00_CD2.zip

R. Strauss: ELEKTRA

Janice Baird (Elektra)
Anna Maria Sánchez (Chrysotemis)
Renata Scotto (Klytemnestra)
Angel Ódena (Orest)
C. López Galarza (Aegist)


http://rapidshare.com/files/5961155/Str ... 2_-_01.mp3
http://rapidshare.com/files/5963046/Str ... 2_-_02.mp3


Da OperaShare, per chi volesse approfondire...
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Messaggioda Alberich » ven 02 nov 2007, 14:21

Grazie!
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Messaggioda MatMarazzi » lun 05 nov 2007, 8:38

pbagnoli ha scritto:Riapro questo thread per segnalarvi che, nella sezione audio, ho inserito l'unico (a mia conoscenza) documento disponibile della Scotto nel ruolo di Klythaemnestra. E' del 2002 a fianco di Janice Baird.
Godetevelo perché mi sembra molto interessante!


Caro Pietro,
ho ascoltato la Scotto e ti sono grato dell'occasione... istruttiva.

Direi che ne sono rimasto amareggiato e intristito.
E' deprimente sentire un'artista del suo rango e della sua statura storica concludere in modo tanto miserrvole, almeno per me, la carriera.
Mi sarei aspettato una capacità coloristica almeno efficace, in una che - è vero, in tutt'altro repertorio -aveva sempre esibito un bel ventaglio di colori.
Ma ho sbagliato: esibire i colori nel repertorio belcantistico è tutt'altra cosa che esibirli qui, nel corpo a corpo con l'orchestra e nell'urgenza di una declamazione che trova in sè stessa la propria forza.

Avrei pensato che la Scotto avesse elaborato un senso della declamazione non dico all'altezza di chi da sempre fa questo repertorio, ma comunque discreto, ad onta di una voce sicuramente usurata e in una tessitura troppo grave per lei.

E invece vocalmente non mi pare nemmeno disastrosa (certo, un po' troppo bassa, ma con i sol acuti ancora perentori), in compenso la poverina non riesce ad articolare le parole, a farle emergere se non strillando, squittendo e soprattutto "parlando" (che è la negazione del declamato).
Basta che la Biard (che non è affatto un'aquila, intendiamoci, ma l'abc di come si canta questo repertorio lo conosce) dica "ich mutter ich" che pare di trovarsi in un altro mondo: il suono ti arriva, sicuro, colorato, definito.
Con la Scotto il suono non c'è, non è proiettato, non è colorito, non è amplificato nel modo corretto, praticamente non si sente... qualcuno doveva spiegarle che l'orchestra di Strauss non è quella di Donizetti: con Strauss non basta fare il colorino carino, ma bisogna anche proiettarlo nello spazio, oltre l'orchestra, far penetrare la parola (con tutti i suoi colori) attraverso la platea e i palchi.

Ogni tanto, nel naufragio generale, si sente qualche buona intenzione.
Ma con le intenzioni non si canta; ci vuole la tecnica.
Non si risolve Clitennestra "parlottando" (cosa a cui finiscono per ricorrere tutte le vocaliste quando scoprono di non saper "declamare", vedi la Kostelnicka della Olivero).

Peccato. A fronte di questo fallimento, non ho più alcun interesse ad ascoltare le favoleggiate Marescialle e Kundry (che infatti non emersero mai dall'oscura periferia in cui nacquero, nonostante il gran nome della signora).
E' evidente che per questa musica non fa per lei e per la sua formazione vocale.

Salutoni,
Matteo
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Re:

Messaggioda Maugham » lun 25 feb 2008, 22:37

La Horne (che alla faccia dei puristi apriva i suoni come e quando le pareva e conseguiva effetti coloristici che avrebbero fatto invidia a tanti declamatori) è una delle poche belcantiste che avrebbe anche potuto fare Clitennestra in modo attendibile.


Infatti, Matteo, hai visto giusto. La Horne è una delle poche cantanti che ho consciuto personalmente durante un suo soggiorno veneziano. E lei mi disse che Solti l'aveva letteralmente scongiurata (facciamoci la tara perchè Solti non era tipo da scongiurare :wink: ) di essere lei la sua Amme nella Frau che stava preparando per Salisburgo. Purtroppo la richiesta venne a soli nove mesi dal debutto e la Horne ovviamente non sapeva la parte. E quei mesi, disse la Horne, non le sarebbero bastati nemmeno per imbastire le note del primo atto. :roll: Forse sarebbe stata la svolta epocale di una carriera ormai ripetitiva e lei, pigra, non voleva sbattersi troppo. Oppure la Horne, rifiutando, ha dimostrato un professionismo invidiabile. Non so... ma questa storia della Horne-Amme mi è rimasta impressa. Magari chissà, ci avremmo aperto un thread. :lol:
Saluti
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Re: Re:

Messaggioda MatMarazzi » mar 26 feb 2008, 14:17

Maugham ha scritto:Forse sarebbe stata la svolta epocale di una carriera ormai ripetitiva e lei, pigra, non voleva sbattersi troppo. Oppure la Horne, rifiutando, ha dimostrato un professionismo invidiabile. Non so... ma questa storia della Horne-Amme mi è rimasta impressa. Magari chissà, ci avremmo aperto un thread. :lol:


L'episodio è gustosissimo!
Non lo conoscevo e ti ringrazio moltissimo di averlo citato.
Tra l'altro il povero Solti dovette ripiegare su quella Lipovseck che a me convince davvero poco.
(peccato, scusatemi ma lo devo dire, che non abbia pensato alla Silja, che in quegli anni era la Nutrice pià originale e profonda che si potesse sentire).

E tuttavia, ripensando alla Horne e a Solti...
Il fatto è che la Amme, come sai bene, è scritta su di una tessitura ambigua.
La creatrice Lucy Weidt era un soprano vero e proprio (anche in Italia fu celebre come Isolde, nonché prima Kundry), purtroppo rimasta presto in panne con gli acuti.
E infatti la scrittura (a parte certe famose cadute al sol grave) resta alta e puntuta.
Quando dialoga con la Faerberin lo fa da pari a pari, su toni sempre sopranili.
Non parliamo della sua ultima scena: un acuto via l'altro, che i contralti sono spesso costretti a risolvere con urla tormentose (vecchio procedimento risalente ad Azucena).
Numerosi sono i si bemolle della Nutrice: uno addirittura è in una posizione spettacolarissima alla fine del secondo atto, quando la Nutrice chiude la partita evocando le potenze infernali e lanciando - sola sull'orchestra - un folgorante si bemolle sulla tonica (una specie di "all'armi" versione straussiana). :D

Insomma, la vecchia pratica di affidare la Nutrice a contralti o mezzosoprani drammatici (per facile affinità con Clitennestra) non collima esattamente con la scrittura del ruolo.
La Horne degli anni 60 e 70 (quando ancora maneggiava tessiture abbastanza acute e si permetteva di "abbozzare" dei do in Trovatore e Profeta) avrebbe potuto certamente costruire una Amme fascinosissima, dal sarcasmo greve e popolano, dai ricami incantatori e dalle sapide incrostazioni melodrammatiche.
Ma negli anni 90 sarebbe stato troppo tardi, temo.
E capisco, civetterie a parte, che abbia rifiutato.
Tu che ne dici?

Tanto più che a una star come lei (a cui il Met avrebbe concesso tutto) non avrebbe avuto difficoltà a ricreare le condizioni di un debutto.

Peccato che a Solti questa idea non sia venuta vent'anni prima.

Salutoni e grazie ancora dell'aneddoto.
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Re: Re:

Messaggioda Maugham » mer 27 feb 2008, 18:45

Ma negli anni 90 sarebbe stato troppo tardi, temo.
E capisco, civetterie a parte, che abbia rifiutato.
Tu che ne dici?Peccato che a Solti questa idea non sia venuta vent'anni prima.

Salutoni e grazie ancora dell'aneddoto.
Mat


Penso di si, che fosse troppo tardi. Sia per problemi vocali (a quell'epoca la Horne si era molto accorciata per allargare i centri sempre più baritonali :roll: ) sia per problemi, diciamo così, psicologici. Sentiva nell'aria di essere a fine corsa ed era sempre più prudente. Ricordo che parlammo a lungo di un'idea che le girava per la testa. Fare il Winterreise. Con Bernstein al pianoforte, che tra l'altro, così mi disse, era suo dirimpettaio di pianerottolo. :shock: Poi ci rinunciò perchè, pur adorando Bernstein con tutta se stessa, non si fidava di averlo al pianoforte. Era imprevedibile, mi disse...
Comunque, nella fretta sono stato impreciso.
Solti non la voleva per Salisburgo (o forse sì, non ne parlammo) la voleva in primis per l'edizione in disco. Dove la scelta, a mio parere anche di Reaburn, sarebbe stata un buon viatico per le vendite (Horne e Domingo...). Senza dubbio più della Runkel.
Però le pestifere terzine di "Das goldne flussige" nel terz'atto poco prima della chiamata di Keikobad le avrebbe sgranate da par suo! :wink:
Saluti
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Re: Elektra: interpreti

Messaggioda Riccardo » mer 27 feb 2008, 22:52

Nessuno ha ascoltato la diretta da Firenze domenica sera? :mrgreen:

Matteo sperò ci racconterà qualcosa dopo venerdì!

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Re: Elektra: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » gio 28 feb 2008, 13:35

Riccardo ha scritto:Matteo sperò ci racconterà qualcosa dopo venerdì!


Sì la vedrò venerdì.
Ma tu? Quando la vedi (o l'hai vista)?
La tua opinione è molto importante!!!!

Qaulche giorno fa gli amici mi riferivano della superba prova di Agnes Baltsa quale Clitennestra, vera dominatrice del cast.
E io pensavo al Ric, a scuotere trionfante una fronda di cigliegio... come una novella Butterfly.

"Tutti han mentito!
Tutti... Tutti...
Sol io lo sapevo, sol io che l'amo!"

:) Grande Agnes!

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Re: Elektra: interpreti

Messaggioda Riccardo » ven 29 feb 2008, 0:20

MatMarazzi ha scritto:La tua opinione è molto importante!!!!

Qaulche giorno fa gli amici mi riferivano della superba prova di Agnes Baltsa quale Clitennestra, vera dominatrice del cast.
E io pensavo al Ric, a scuotere trionfante una fronda di cigliegio... come una novella Butterfly

Infatti no comment...si sono stranamente convertiti tutti (tranne ovviamente la critica)...

La vedrò domenica!
Intanto aspetto responso marazziano :D

Salutoni
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