I Mezzosoprani migliori di oggi

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Messaggioda marco » ven 11 gen 2008, 15:39

sinceramente penso di essere sicuro al 99 % - credo siano già passati alcuni anni (forse 5 o 6), il soprano credo fosse addirittura la Serra, mi sembra di ricordare anche alcune foto su una rivista specializzata, probabilmente l'Opera o la vecchia Operà International francese
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Messaggioda Riccardo » ven 11 gen 2008, 22:46

marco ha scritto:sinceramente penso di essere sicuro al 99 % - credo siano già passati alcuni anni (forse 5 o 6), il soprano credo fosse addirittura la Serra, mi sembra di ricordare anche alcune foto su una rivista specializzata, probabilmente l'Opera o la vecchia Operà International francese

Forse ho capito che spettacolo intendi, ma sei sicuro che non fosse l'Assedio di Corinto (analogo comunque, per quanto riguarda la sua parte)?
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Messaggioda marco » sab 12 gen 2008, 9:51

sìììì, scusa chiedo venia, certo l'Assedio, in effetti il Neocle fatto da un mezzo equivale a Calbo, sicuramente ha cantato Non temer d'un basso affetto (mi sembra che la recensione che ho citato parlasse dell'esecuzione di quest'aria) e il ruolo non ha altri momenti solistici
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Messaggioda walpurgys » sab 12 gen 2008, 12:46

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Messaggioda La Messaggera » dom 13 gen 2008, 11:52

Leggo sempre con grande interesse certe discussioni ma a volte mi chiedo, in base a quali parametri un cantante può essere migliore di un altro?
Certo in base all'affluenza di pubblico a Teatro o al numero di dischi venduti. Bisognerebbe però fare anche una suddivisione per ogni voce, per ogni repertorio e non sempre il paragone verso due cantanti con repertorio diverso va a buon fine, nonostante si tratti di due baritoni, soprani, o mezzosoprani come in questo caso.
In cuor mio, non mi sognerei mai di confrontare la Barcellona e la Mingardo. Se la prima è fortissima nelle Opere di grande repertorio, la seconda è un'interprete eccezionale nel genere barocco.
Così anche chi canta Mozart, musica antica, contemporanea, ecc...
Ve la sapreste immaginare la Barcellona nei panni di Cherubino?
Eppure nel suo repertorio è mostruosamente mostruosa.
Quindi, "a ciascuno il suo".
La Messaggera
 
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Messaggioda MatMarazzi » dom 13 gen 2008, 13:27

La Messaggera ha scritto:Bisognerebbe però fare anche una suddivisione per ogni voce, per ogni repertorio e non sempre il paragone verso due cantanti con repertorio diverso va a buon fine, nonostante si tratti di due baritoni, soprani, o mezzosoprani come in questo caso.
In cuor mio, non mi sognerei mai di confrontare la Barcellona e la Mingardo.


Cara Messaggera,
quello che dici è giusto: occorre valutare la bravura di un artista solo nel suo repertorio di elezione, che può essere ben diverso da quello di altri.

E tuttavia, secondo me, è anche vero che ogni artista (indipendentemente dalla sua voce o dalla sua tecnica o dal suo repertorio) può avere un "quid" che lo rende diverso, particolare, superiore.
Questione di personalità, di profondità artistica, di capacità di sperimentare e mettersi in gioco e quindi crescere sempre, lungo tutto l'arco della carriera.
Un cantante A può raggiungere nel suo repertorio un livello 8; al contrario un cantante B raggiungerà nel suo un livello 10.
Bene... sarà quindi lecito (fatte le opportune tare) confrontare l'8 del primo col 10 del secondo.

Tanto per fare un esempio, prendo proprio la Mingardo da te citata.
L'ho sentita ovviamente nel barocco, ma anche in Verdi (una sorprendentissima Quickly a Ferrara, dove sprofondò tutti gli altri) e in Cherubini (una struggente Neris a Toulouse che offuscò per un attimo la splendida Antonacci).
Secondo me, la Mingardo ha un'intelligenza, un'ironia, un senso disincantato e razionalissimo della magia musicale che la rende una fuoriclasse.
Si è forgiata una tecnica solidissima che non ha il fine di produrre suoni, ma di produrre proprio quei suoni che le servono per costruire emozioni.
Certo che non può cantare tutto! E' vero!
Ma in quello che canta, può raggiungere altitudini che - ovviamente a mio gusto - sono riservate solo ai grandi.
In questo, credo, è lecito paragonarla anche ad artiste di repertorio diverso... e domandarci se anche loro - nei loro personaggi - possono arrivare a tanto.

Non trovi?
Salutoni
Mat
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Messaggioda teo.emme » dom 13 gen 2008, 13:31

La Messaggera ha scritto:Ve la sapreste immaginare la Barcellona nei panni di Cherubino?
Eppure nel suo repertorio è mostruosamente mostruosa.
Quindi, "a ciascuno il suo".


Vero, termini esattissimi: la Barcellona oggi è mostruosa nel repertorio che si ostina a cantare: ma non lo considero certo un complimento. Del resto basta ascoltare i suoni gutturali, i bassi pieni d'aria, le agilità poco fluide e imprecise, l'artificioso inscurimento della voce, o gli acuti assolutamente sforzati e faticosissimi. Peccato perchè la Barcellona aveva (e ha) una bellissima voce, ma ora, esattamente come la Kasarova (oggi in crisi nerissima, con difficoltà di ogni tipo, basti ascoltare l'ultima sua Alcina) e la Larmore (questa la meno dotata delle tre già di partenza), appare assolutamente inadeguata nei ruoli rossiniani. Ti consiglio l'ascolto della Podles (il suo cd di arie rossiniane della NAXOS è incredibile: sentiti il suo Calbo). Naturalmente imprescindibile termine di paragone, per gusto, tecnica e capacità, è la Horne (anche se siamo fuori tema, visto che ormai si è ritirata), giusto in questi giorni ascoltavo i suoi cd di Arie Alternative Rossiniane e di Arie di Handel. :wink:
teo.emme
 

Messaggioda teo.emme » dom 13 gen 2008, 13:34

D'accordo con Marazzi. Vero che i repertori possono cambiare, ma la specializazione non può e non deve essere una scusa per inaridire o impedire il confronto. Sembrerebbe sennò, una comoda scappatoia.
teo.emme
 

Messaggioda La Messaggera » lun 14 gen 2008, 11:25

Si Mat, quel quid è una componente importantissima!
Ma chi decide chi arriva a 8 e chi arriva a 10?
Il pubblico? I Maestri?
Per il resto, sono pienamente d'accordo con te!!!!!
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Messaggioda La Messaggera » lun 14 gen 2008, 11:28

teo.emme ha scritto:D'accordo con Marazzi. Vero che i repertori possono cambiare, ma la specializazione non può e non deve essere una scusa per inaridire o impedire il confronto. Sembrerebbe sennò, una comoda scappatoia.

No, non intendevo alcuna scappatoia.
Mat ha esplicitato tutto il mio pensiero :wink: .
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Messaggioda dottorcajus » mar 15 gen 2008, 1:16

Trovo che il tutto, nonostante le varie tesi proposte, si riconduca alla sfera soggettiva dato che siamo noi che dobbiamo provare sensazioni diverse mentre ascoltiamo un cantante.
Trovo interessante l'argomento illustrato negli interventi di Matteo e Teo.emme relativamente a specializzazione ed evoluzione di una carriera ma trovo improponibile qualsiasi classifica.
Roberto
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