Opera Disc

Inchiodato a letto con la febbre (malanni di stagione) ne sto approfittando per riascoltarmi il Roberto Devereux. Opera che trovo splendida, ma che non ascolto dalla notte dei tempi.
Tante grandissime primedonne hanno affrontato il ruolo di Elisabetta.
Eccone alcune alle prese con la grandiosa aria e cabaletta finali.
Che dite?

Gencer:


Sills:


Caballé:


Gruberova:


Devia:


DM

Io propongo anche Alex Penda:



esiste anche il video intero da Napoli in un allestimento con i fondalini dipinti da archeologia.

Comunque la Gencer direi che è paradigmatica da quanto si sente in quella registrazione: regale, austera, immensa. Ascoltare la Sills subito dopo è stato, almeno per me, destabilizzante: voce piccola tagliente. Tuttavia rimane assai convincente: per me la Sills porta fuori tutta la nevrosi di questo personaggio immenso.
Dopo queste due regine, quella della Caballe sembra un brodino allungato essendo più preoccupata alle note che alla verità del personaggio.
Con la Gruberova siamo di nuovo alti. Se dobbiamo indicare la grande interprete di questo ruolo degli ultimi 20 anni è sicuramente lei. Io non sono un suo grande ammiratore ma devo ammettere che qui è altamente efficace. Mi riprometto di vedere il video di Monaco.
La Devia, mah, non saprei. Pensavo di trovarmi la solita Devia che aveva lasciato l'interpretazione in camerino e invece l'ho trovata assai più centrata qui che nella Maria Stuarda. Nell'anno prossimo venturo dovrebbe portare questo ruolo qui a Firenze per concludere una sorta di ciclo dopo la Bolena e la Stuarda.
Tutto ovviamente è IMHO
Saluti e auguri in ritardo.

Filippo

Si tratta di un finale particolarmente arduo per il soprano, finale che fa il paio con il "Coppia iniqua" della Bolena (la Stuarda procede su altri binari più liricizzanti). Quanto alle proposte del nostro Francesco (rimettiti presto...): Gencer, Sills e Gruberova restano fondamentali nella loro diversità, ma coglie nel segno (e concordo anche per altri titoli) Filippo quando - a proposito della Caballé - parla di "brodino allungato". Mi chiedo, la Caballé ha avuto mai un fraseggio convulso ed elettrico? Quando ci provava (e lo ha fatto con eroine affrontate in età vocale non più aurea) finiva nella parodia verista.
Non mi meraviglio - anzi concordo - dei giudizi espressi: aggiungo solo che la Pendatchanska qualche stridore in alto lo fa sentire e, come espressione, non ha l'imperiosità di una Gencer. Torna il solito interrogativo: chissà quali faville avrebbe tratto la Maria....

Saluti domenicali.
Luca.

Io ho iniziato ad amare quest'opera meravigliosa da Abbado in avanti. Lì nel disco c'è la Lipovsek che, personalmente, non mi entusiasma, ma fa il suo molto bene...
Non sono invece fra quelli che ama quella registrazione cui fai riferimento, ma è una vita che non la ascolto per cui posso riprovarci...

pink ha scritto:Io ho iniziato ad amare quest'opera meravigliosa da Abbado in avanti

Caro/a Pink,
parlo con te ma colgo l'occasione per estendere il discorso a tutti i nuovi utenti, siccome ho visto che negli ultimi tempi ci sono persone che iniziano entrando di botto in discussioni già iniziate.
Quando si arriva in un nuovo ambiente, sarebbe buona regola presentarsi: nella prima pagina del forum c'è uno spazio adeguato alla bisogna che si chiama Mi presento: spazio per i nuovi utenti, nel quale vi invito cortesemente a lasciare traccia del vostro arrivo.
E' un gesto di cortesia che non costa niente ed è un modo per familiarizzare con un gruppo già consolidato.
Un cortese saluto a tutti voi

Che bella cornucopia. Grazie !. Attingo a piene mani.
michele