La profezia di Marfa

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La profezia di Marfa

Messaggioda pbagnoli » dom 20 ott 2013, 19:05

E' uno dei momenti del teatro d'opera russa che amo maggiormente. Vorrei proporvene alcune versioni:

Un doveroso omaggio a Irina Arkhipova, imponente e monumentale. La mia impressione è che Marfa sia qualcosa di più e di diverso da quello che ci racconta questa bravissima cantante e altre come lei, ma non le si può negare un'autorevolezza straordinaria, anche perché è un ruolo su cui ha costruito una parte della sua celebrità. Da tener presente che qui aveva già (credo) oltre 60 anni:


E' adesso il turno di Elena Obraztsova, una che ho visto diverse volte a teatro nella mia gioventù. Di voce ne aveva tantissima, a volte non la usava alla perfezione, ma qui a me piace moltissimo:


Mariana Pentcheva è molto tradizionale, ma canta benissimo. La colata vocale è veramente imponente. Oggi forse preferiremmo un fraseggio più sfumato, ma è davvero imponente:


Conosco solo di nome Nina Terentieva, che mi sembra allocata nella tradizione russa senza particolari voli pindarici. Voce tanta, davvero:


Russa è anche Elena Zaremba, che però si segnala per essere fra le più nervose e sensibili interpreti contemporanee:


Mettiamo anche Larissa Diadkova, altro vocione:


Ovviamente solo una curiosità, ma ho trovato anche un... controtenore: Alexis Vassiliev:


...e per adesso credo possa bastare!

Questa è Dolora Zajick. Gli acuti sono sfolgoranti, ma non mi comunica niente di niente
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda Marfa » gio 13 mar 2014, 13:00

vittoriomascherpa ha scritto:
Sempre a mio parere, non fa nemmeno male, una volta tanto, capire con l'udito e non con gli occhi che cosa Mússorgschi faccia dire ai suoi personaggi.

Ciao Vittorio, piacere di conoscerti. Come puoi capire dal mio nikname prediligo il ruolo di Marfa, quella della Khovanshchina. Mi trovi d'accordo sul capire cosa stia cantandouna volta tanto quella benedetta donna e non solo lei!
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda pbagnoli » gio 13 mar 2014, 13:22

Io ho iniziato ad amare quest'opera meravigliosa da Abbado in avanti. Lì nel disco c'è la Lipovsek che, personalmente, non mi entusiasma, ma fa il suo molto bene...
Non sono invece fra quelli che ama quella registrazione cui fai riferimento, ma è una vita che non la ascolto per cui posso riprovarci...
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda DottorMalatesta » gio 13 mar 2014, 13:48

Opera che anch´io conosco poco. Scoperta con Abbado (in CD) e riscoperta con Cerniakov (in DVD)...

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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda flipperinodoc » gio 13 mar 2014, 16:54

io la vidi alla scala nel 1998 (? non sono sicuro) con Gergiev e il finale "quasi" di Shostakovic.
ne rimasi folgorato e tornai a rivederla altre due volte

so che mi ucciderete ma discograficamente preferisco di gran lunga l'edizione di gergiev rispetto a quella di abbado :shock:
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda flipperinodoc » gio 13 mar 2014, 17:41

vittoriomascherpa ha scritto:Ricordo che in quelle tese e potenti esecuzioni del 1998 (ne vidi tre serate, una proprio il 13 marzo) l'orchestra della Scala suonò talmente bene che faticai a convincere degli occasionali compagni di palco che... non era quella dell'Opera Kirov.


mi hai rubato il ricordo :D
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda teo.emme » gio 13 mar 2014, 17:46

Anche io - come già scritto altre volte - amo l'edizione della RAI in italiano (per le stesse ragioni evidenziate da Vittorio Mascherpa). Però sono molto legato all'edizione diretta da Tchakarov di una vecchia e benemerita collana della Sony dedicata all'opera russa. Il direttore adotta integralmente la versione Shostakovich senza alcuna modifica, taglio o correzione.
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda VGobbi » gio 13 mar 2014, 21:47

vittoriomascherpa ha scritto:
pbagnoli ha scritto:Anatolio Coccergà

Non lo conosco, mai sentito nominare. Chi sarebbe, Vittorio?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda Riccardo » ven 14 mar 2014, 14:07

vittoriomascherpa ha scritto: Dal vivo lo sentii una sola volta, la sera del 18 maggio 1978 alla Scala: mi ricordo con esattezza la data perché tre ore e mezza prima era nata la mia prima figlia.
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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda DottorMalatesta » ven 14 mar 2014, 14:14

Riccardo ha scritto:
vittoriomascherpa ha scritto: Dal vivo lo sentii una sola volta, la sera del 18 maggio 1978 alla Scala: mi ricordo con esattezza la data perché tre ore e mezza prima era nata la mia prima figlia.


Per quanto invece mi riguarda, la mattina nasceva Miriam e la sera ero a teatro (Bohème)...
Niente di strano. Rientra nella folle normalitá della psicopatologia operistica
:mrgreen:

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Re: La profezia di Marfa

Messaggioda DottorMalatesta » ven 14 mar 2014, 14:58

vittoriomascherpa ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Rientra nella folle normalitá della psicopatologia operistica.

Perché mai?
A me sembra solo la normalissima conseguenza d'una casuale coincidenza di date tra una nascita e un turno d'abbonamento, sommata a una corretta gestione degli orari di visita negli ospedali.


: Sailor :

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