Pollione: interpreti

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Pollione: interpreti

Messaggioda DottorMalatesta » dom 09 giu 2013, 18:11

Penso che nella storia delle incisioni di Norma ci siamo persi qualcuno che avrebbe potuto dire davvero qualcosa di importante (con buona pace dello splendido Corelli)...
Tra l'altro molto più vicini al modello di Donzelli

Merritt



Kunde:



Ma sicuramente qualche anno fa sarebbe stato meglio... By the way: Enrico, come valuti la presenza di accompagnamento al fortepiano?

Forse anche Rockwell Blake. Ma questo è un rimpianto....

Un tenore di oggi che mi piacerebbe sentire come Pollione? Michael Spyres

DM
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda pbagnoli » dom 09 giu 2013, 18:26

DottorMalatesta ha scritto:
Un tenore di oggi che mi piacerebbe sentire come Pollione? Michael Spyres

DM

Per l'uso del falsettone?...
Può darsi, ma non mi convince.
In realtà, credo che il modello recente più attendibile di un ruolo Donzelli sia stato proprio Chris Merritt; attualmente non vedo nessuno con queste caratteristiche...
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda VGobbi » dom 09 giu 2013, 18:31

Il Pollione di Corelli lo trovo superato, come il Wotan di Hotter, tanto per intenderci. Un must e' In questo ruolo, per me e' Del Monaco!!!
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda pbagnoli » dom 09 giu 2013, 18:45

VGobbi ha scritto:Il Pollione di Corelli lo trovo superato

Per quanto riguarda l'ovvia constatazione di ciò che è superato e della Storia che avanza, vedi la mia risposta al Wotan di Hotter nel thread su Janowski
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda DottorMalatesta » dom 09 giu 2013, 19:11

pbagnoli ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:
Un tenore di oggi che mi piacerebbe sentire come Pollione? Michael Spyres

DM

Per l'uso del falsettone?...
Può darsi, ma non mi convince.
In realtà, credo che il modello recente più attendibile di un ruolo Donzelli sia stato proprio Chris Merritt; attualmente non vedo nessuno con queste caratteristiche...


Beh... ammetterai che Spyres sarebbe comunque meglio di Osborn (anche con o senza falsettone).

Vittorio: Del Monaco? :shock: Io apro un thread su grandi tenori rossiniani in Pollione e tu mi rispondi... Del Monaco?!
:mrgreen:

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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda pbagnoli » dom 09 giu 2013, 19:26

DottorMalatesta ha scritto:
Beh... ammetterai che Spyres sarebbe comunque meglio di Osborn (anche con o senza falsettone).

Be', cavolo!...
Non c'è dubbio.
Osborn è un grossolano errore di distribuzione, forse giustificato dalla necessità di trovare un milieu in cui la Bartoli non sfigurasse.
Ma per me Osborn è inadeguato anche ai ruoli Nourrit per i quali per esempio Cutler, o al limite lo stesso Spyres, apparirebbero scelte infinitamente più convincenti.
Osborn, per esempio, è un disastro nella registrazione del Guillaume di Pappano; però chi l'ha visto dal vivo ne riportò impressioni differenti

DottorMalatesta ha scritto: Vittorio: Del Monaco? :shock: Io apro un thread su grandi tenori rossiniani in Pollione e tu mi rispondi... Del Monaco?!
:mrgreen:

Non insistiamo su questo tasto, altrimenti qualcuno è capace di tirar fuori Filippeschi come esempio di tenore rossiniano applicato a Pollione... (sai, in fin dei conti aveva registrato Arnold, anzi: ArnoldO)
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda VGobbi » dom 09 giu 2013, 20:43

Guardate che Del Monaco ha cantato la cavatina di Figaro, altro che tenori rossiniani ...
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda Luca » dom 09 giu 2013, 20:50

Del Monaco era quello che era e sicuramente meglio di Filippeschi poteva anche apparire, ma se si ritiene superato Corelli, Del Monaco è preistoria (basta vedere la gestualità...). Quanto a Merritt il filmato appariene, se non erro, all'edizione data all'Arena di Verona con la Dragoni, la Dupuy e Scandiuzzi diretta da Pesko. Io ero presente ma Merritt non fu un granché: colpiva per gli acuti, ma il resto era pochetto (c'è da osservare che in quell'edizione l'opera poteva chiamarsi Adalgisa perché la Dupuy e il poco che ha Oroveso erano veramente persuasivi). Tra l'altro quest'anno Merritt da noi sarà Altoum nella Turandot in ottobre all'Opera con la Herlitzius.

Saluti, Luca.

PS. (relativo all'aggiunta di Vittorio): Del Monaco, nella decadenza e più enfatico e gigione che mai, ha inciso anche il prologo dei Pagliacci e, restando a Rossini e al suo Barbiere, Domingo ha inciso tutta l'opera. Che significa questa aggiunta, caro Vittorio? Entrambi sono fuori carattere, spirito e vocalità.
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda Enrico » dom 09 giu 2013, 21:28

Luca ha scritto:Del Monaco, nella decadenza e più enfatico e gigione che mai, ha inciso anche il prologo dei Pagliacci e, restando a Rossini e al suo Barbiere, Domingo ha inciso tutta l'opera. Che significa questa aggiunta, caro Vittorio? Entrambi sono fuori carattere, spirito e vocalità.

Forse che il miglior Pollione sarebbe stato Tito Gobbi, no? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda Enrico » dom 09 giu 2013, 21:32

Luca ha scritto:Quanto a Merritt il filmato appariene, se non erro, all'edizione data all'Arena di Verona con la Dragoni, la Dupuy e Scandiuzzi diretta da Pesko. Io ero presente ma Merritt non fu un granché: colpiva per gli acuti, ma il resto era pochetto

Non erri, no, ma il direttore della recita filmata dovebbe essere Gustav Kuhn.
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda DottorMalatesta » lun 10 giu 2013, 20:44

Il 1994 è stato l'anno del mio battesimo operistico, all'Arena, con Aida (Johansson, Guleghina, Dimitrova) nella sempreorrida ripresa del 1913.

Col senno di poi forse era meglio chiedere a mamma e papà di portarmi a vedere questa Norma, almeno così (20 anni dopo) avrei potuto dire di aver sentito Merritt dal vivo; qualche anno fa andai al ROF per ascoltarlo nell'Otello, ma anche in quell'occasione mi andò male, perché diede forfait. Considero Merritt una delle voci di tenore più strabilianti della storia del disco e ho molte sue incisioni. Peccato davvero non averlo sentito a teatro...

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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda VGobbi » lun 10 giu 2013, 21:00

@ Luca : Del Monaco in Pollione lo ritengo davvero un must, grazie ad una dizione scolpita ed un fraseggio vibrante. E' logico che con il tenorismo rossiniano non centri una benemerita fava. Quella di Figaro era una semplice battuta.
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda teo.emme » lun 10 giu 2013, 21:00

DottorMalatesta ha scritto:Considero Merritt una delle voci di tenore più strabilianti della storia del disco e ho molte sue incisioni. Peccato davvero non averlo sentito a teatro...

DM

Confermo! Io lo sentii a Milano nel Tell, nei Vespri e nella Donna del Lago: strabiliante. Persona molto simpatica e disponibile: ricordo che in occasione della Donna - era la prima - mi recai a Milano nel pomeriggio e lo incrociai alla Ricordi...io avevo appena acquistato la sua incisione del Bianca e Falliero del ROF: la commessa me lo indicò e andai da lui chiedendogli un autografo sul cd appena preso. Lui era visibilmente imbarazzato, stupito e persino mi ringraziò.
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda Rodrigo » dom 16 giu 2013, 22:52

Del Monaco e Corelli a mio avviso erano ai loro tempi - tempi in cui di baritenori neoclassici, acuti in falsettone e da capo variati non si sospettava neppure l’esigenza – le più plausibili soluzioni per il ruolo di Pollione. Anzitutto erano in grado di rendere adeguatamente una parte dal baricentro piuttosto basso dal quale posso ipotizzare che Donzelli, con il metro di oggi, sarebbe più da classificare tra i baritoni che tra i tenori. Molto meglio loro, ad ogni modo, di un tenore chiaro come Picchi o di un contraltino come Filippeschi.
Infatti per Donzelli Bellini compose una parte ben diversa dalle tessiture iperuranie riservate a Rubini, semmai vagamente ispirata ad un altro ruolo ibrido neoclassico: il Licinio della Vestale. Basti pensare al “no si vil non sono” in cui i tenori molto spesso o non sentono, o sbracano o si aggiustano la parte. O al “il tuo regno o Norma è il mio” che ben pochi riescono a far sentire nel finale dell’opera.
Quanto agli esiti, poi, il Del Monaco dei due live con la Callas del 1955 (alla Rai di Roma e alla Scala a Milano) me è sempre parso in due tra le sue prestazioni più convincenti. Dizione di chiarezza bruciante, squillo entusiasmante e una certa diversificazione del fraseggio non frequentissima in lui. Sicuramente si tratta di interpretazioni molto al di sopra del live con la Ross dove ormai il tenore è nella fase declinante.
Corelli, parlo dell’incisione del 60, canta il Do della cavatina che Del Monaco ometteva (probabilmente Donzelli ricorreva al falsettone come faceva del resto Nozzari), sia pure patteggiando con le vocali e beneficiando di un accorto rallentando. A me piace un po’ meno, ma indubbiamente il suo canto è più in linea con l’estetica della partitura.
Venendo alla Bartoli credo che scegliere un tenore contraltino come Osborne sia stato un errore “filologico” piuttosto grave, viste le pretese di autenticità dell’incisione. Sicuramente il peso delle voci è questione molto più importante che scegliere questa o quella versione autografa di un pezzo o di legare o staccare questo o quel passaggio.
Ultima modifica di Rodrigo il lun 17 giu 2013, 7:39, modificato 2 volte in totale.
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Re: Pollione: interpreti

Messaggioda Enrico » lun 17 giu 2013, 0:16

Filippeschi non lo ascolto da molto tempo, ma in generale, pensando ad altre sue registrazioni, suppongo che fosse stato scelto per la facilità che aveva anche nelle note basse, al di là degli acuti, quando Corelli, se non sbaglio, non appariva ancora in incisioni discografiche che non fossero quelle della Rai/Cetra, e Del Monaco era già legato alla Decca.
Enrico B.
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