I tre mercanti della Sadko

cantanti, direttori, registi, scenografi

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I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Maugham » lun 22 ago 2011, 12:23

Piazza di Novgorod. Entrano tre mercanti. Ognuno canta una canzone.

IL MERCANTE VICHINGO

Contro la roccia aspra s’infrange con fragore il
flutto
E in un vortice di bianca schiuma ricorre indietro;
Ma vigorosamente le cineree rupi
Resistono all’impeto dell’onda,
Alte sul mare.
Da quelle pietrose rocce provengono le nostre
ossa di vichinghi,
In noi il purpureo sangue è venuto da quell’onda
marina,
E i nostri pensieri segreti provengono dalle
brume.
Nei mari siamo nati,
Nel mare moriremo.
Spade e frecce taglienti hanno i vichinghi,
Che portano morte sicura al nemico.
Audaci sono gli uomini dei paesi boreali,
Grande è il loro dio Odino,
E cupo è il mare.

Orchestrazione possente e canto dolomitico.

Amo Chaliapin anche se praticamente fa quello che vuole con la durata delle note e il solfeggio. Ma trasmette quell'aria runica, da Conan il Barbaro che lo rende unico. E tiene a dismisura il fa finale.


Reizen mi piace di meno. Senza dubbio è un cannone, ma molto stile basso profondo d'Armata Rossa.


Gmyria ha un affascinante tono dolente che evoca lontananze ancestrali, brume, licheni abbarbicati a fredde rocce...


Indiano.
Aria perfida, tutta sul passaggio, richiede mille colori e purtroppo da molti viene buttata sul sanremese spinto.

IL MERCANTE INDIANO
Nelle grotte profonde non si contano i diamanti,
Non si contano nel mare del meriggio le perle,
Meraviglie della lontana India.
Nel caldo mare
C’è uno zaffiro meraviglioso,
Sulla zaffiro una Fenice,
L’uccello dal volto di fanciulla,
Canta con voce dolce
Canzoni celestiali,
Apre le sue ali
E così ricopre il mare.
Chi sente quell’uccello,
Dimentica ogni cosa.
Nelle grotte non si contano i diamanti
Non si contano nel mare del meriggio le perle,
Meraviglie della lontana India.

Gedda per me è strardinario. Nessuna sbrodolatura melodica, perfetta tenuta ritmica, attacchi scoperti da manuale e finale all'insù (non scritto) sul sol.


Kozlovsky è appena sotto. Magnifico comunque per le perfette smorzature e la pulizia della linea.


E infine la "cenerentola" delle tre. Quella meno conosciuta ma, a mio avviso la più diffice. Scritta per un baritono acutissimo e sfavillante (arriva fino al sol acuto) ed è tremenda per l'intonazione e i fiati.

IL MERCANTE VENEZIANO
Città di pietra, madre di tutte le città,
La gloriosa Venezia si leva in mezzo al mare.
Una volta all’anno dal mare azzurro
Sorge una chiesa meravigliosa.
Ad ammirarla allora vengono
Cavalieri valorosi d’oltremare.
Nella sua reggia d’oro il principe potente
Da sponsali è legato all’azzurro mare.
Città magnifica, città felice,
Regina del mare, Venezia gloriosa!
Alita leggero un fresco vento,
Il mare è azzurro, azzurro è il cielo
Sul mare azzurro regni tranquilla
Città magnifica, Venezia gloriosa!
La luna splende nel cielo notturno,
Il mare azzurro sciaborda dolcemente.
Di fanciulle brune risuonano i canti,
S’odono le corde sonore del liuto.
Città magnifica, città felice,
Regina del mare, Venezia gloriosa!
Alita leggero un fresco vento,
Il mare è azzurro, azzurro è il cielo
Sul mare azzurro regni tranquilla
Città magnifica, Venezia gloriosa!

Lisitian è magnifico. Evocativo, squillante, sicuro in tutta la linea.


Penso che questo ascolti possano mitigare il grande caldo. Sadko è un'opera refrigerante.... : Thumbup :

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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Alberich » lun 22 ago 2011, 14:06

E' l'aria che mi ha fatto innamorare di Lisitsian, promessa poi non mantenuta da tutto quello che ho sentito.
Gmyria non me lo ricordo in quest'aria, ma ricordo un basso estremamente interessante, molto meno "armata rossa" dei suoi colleghi.
Tra Gedda e Kozlovskij e' difficile scegliere...
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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda pbagnoli » lun 22 ago 2011, 14:52

A mio gusto, Gedda è perfetto.
Ti propongo altri due ascolti.
Il primo è Smirnov:


Il secondo è invece uno che non aveva capito nulla e sembra cantare una canzone di Tosti. Va detto, a sua (parziale) discolpa, che l'orchestra sembra quella di Rabagliati:
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Maugham » lun 22 ago 2011, 15:26

pbagnoli ha scritto:A mio gusto, Gedda è perfetto.
Ti propongo altri due ascolti.
Il primo è Smirnov:


Su Gigli stendiamo un velo. Non pietoso, ma stendiamolo lo stesso.
Smirnov è notevole, soprattutto nella sezione centrale dell'aria quando prende quel tono molle, soporifero, postorgasmico che è, a mio avviso, perfettamente a sincrono con il brano.
Io però aspetto ancora chi mi sappia rendere quest'aria inquietante e un po' sinistra.
Per dirla con Harry Potter andrebbe cantata in "serpentese".... :)
Tutti -chi meglio chi peggio- ne fanno una sorta di sogno estatico, languoroso e invitante.
Invece dovrebbe essere qualcosa di magnetico, quasi ipnotico. Che ti attira e allo stesso tempo ti respinge.
Non a caso il popolo di Novgorod ne è turbato. E sempre non a caso sceglie il mercante veneziano come viatico per le future conquiste di Sadko.

E per rimanere in tema vi faccio ascoltare la struggente ninna-nanna della Volchova. La canta a Sadko prima di separarsi definitivamente da lui e trasformarsi in fiume.
La voce disincarnata della Koshetz, così color acquamarina, è perfetta. Molto più dei sopranoni dai velluti che l'hanno in repertorio.
Eccede un po' nei rallentamenti e il la finale si incrina un pelo.... però io l'ascolto e la riascolto. : Love :

PRINCIPESSA DEL MARE
Il Sogno passeggia sulla riva,
Il Dormiveglia sul prato.
Il Sonno cerca il Dormiveglia
E gli domanda:
Dove dorme Sadkò,
Il giovane bello e prode?
Ninnaò!
Ninnaò!
Dorme sul prato il mio Sadkò,
Dorme sulla verde riva,
Sotto una coperta ricamata,
Sotto un alto canneto,
Lo ha fatto addormentare
La mia tenera carezza.
Ninnaò!
Ninnaò!
Cresci, cresci mio canneto,
Mia coperta ricamata!
Erba verde, erba serica,
Tu non devi ondeggiare!
Il suo canto ha rapito
Il mio profetico cuore.



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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Tucidide » lun 22 ago 2011, 23:35

Io posso dire che Kozlovsky in generale non mi fa impazzire? :cry: :oops:
Per il mercante indiano a tutt'oggi preferisco il semisconosciuto Dusan Georgevic, che il GM ci fece conoscere mesi fa. Ne rimasi folgorato, forse perché riesce a trasmettere quello che dice Maugham, quel tono sinistro che affascina e ripugna al medesimo tempo.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Maugham » mar 23 ago 2011, 15:28

Tucidide ha scritto:Io posso dire che Kozlovsky in generale non mi fa impazzire? :cry: :oops:


Anche a me non esalta, però trovo ancora fascino nei manuali di canto all'antica al di la di ogni valore espressivo. Come guidare un macchinone d'altri tempi con il motore che ronfa.... :roll:

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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda MatMarazzi » dom 28 ago 2011, 10:57

Maugham ha scritto:E per rimanere in tema vi faccio ascoltare la struggente ninna-nanna della Volchova. La canta a Sadko prima di separarsi definitivamente da lui e trasformarsi in fiume.
La voce disincarnata della Koshetz, così color acquamarina, è perfetta. Molto più dei sopranoni dai velluti che l'hanno in repertorio.
Eccede un po' nei rallentamenti e il la finale si incrina un pelo.... però io l'ascolto e la riascolto. : Love :


Maugham... non so come ringraziarti!
A parte tutti gli ascolti deliziosi degli "ospiti", mi hai fatto scoprire quest'aria struggente, del più geniale Rimskij.
E anche un'artista che non conoscevo e che merita assolutamente di essere approfondita.

Grazie infinite,
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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda Teo » mer 31 ago 2011, 14:23

Maugham ha scritto:Gedda per me è strardinario. Nessuna sbrodolatura melodica, perfetta tenuta ritmica, attacchi scoperti da manuale e finale all'insù (non scritto) sul sol.

Kozlovsky è appena sotto. Magnifico comunque per le perfette smorzature e la pulizia della linea.


Non so, io tutta questa straordinarietà in Gedda (in questo brano s'intende) non ce la vedo.
Innanzitutto il tempo preso è un po' più veloce di come è scritto e di come normalmente viene eseguito, seconda cosa la parte in crescendo "Перья распускает, Море закрывает" è troppo sfogata e la coloratura e il legato non sono a mio avviso il massimo, così come è tutt'altro che piacevole la dizione. Trovo infine che il finale "all'insù" sia di gusto discutibilissimo (lo si comprende solo come fatto dimostrativo...).
Kozlovsky a mio avviso riesce a fare di meglio.

Sinceramente ai due, preferisco di gran lunga Lemeshev, per colore, stile, idee, interpretazione, insomma, a mio avviso Lemeshev è su un altro pianeta.

Eccolo qui



Complimenti a Maugham per la proposta. I tre mercanti della Sadko sono davvero un capolavoro di Rimsky-Korsakov.

Salutissimi.

Teo
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Re: I tre mercanti della Sadko

Messaggioda MatMarazzi » mer 31 ago 2011, 18:06

Teo ha scritto:Sinceramente ai due, preferisco di gran lunga Lemeshev, per colore, stile, idee, interpretazione, insomma, a mio avviso Lemeshev è su un altro pianeta.


Hai ragione, Teo.
Lemeshev è sensazionale. Tende un po' a sbrodolare il ritmo (cosa che, secondo me, nelle arie molto melodiche si dovrebbe evitare), ma è talmente ricco di idee e di intenzioni da risultare il più complesso e articolato interprete di questo brano, almeno a mio gusto.

Grazie mille!
Mat
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