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Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 8:38
da pbagnoli
Siccome voglio seguire un po' il nostro Grasso Messere nella sua nuova insana passione per il musical, vi propongo un paio di ascolti.
E' probabilmente il brano più bello, oltre che quello più intensamente lirico (ma io amo tantissimo anche "My favourite things") di "The sound of music", di Rodgers & Hammerstein; in Italia lo conosciamo come "Tutti insieme appassionatamente".
Qui vi si cimentano due grandi Signore.
La prima di esse è bravissima: canta splendidamente, accenta con gusto e conclude con un acuto sfolgorante.
La seconda è colta purtroppo in coda di carriera. La voce al centro non è niente bella, ma in alto... Ragazzi, è ancora soggiogante, immensa, mostruosa.
A voi la scelta!


Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 9:04
da Luca
Non conoscevo questo brano e fra le due esecuzioni è difficile/impossibile scegliere: la Te Kanawa è di un'eleganza somma ed inoltre il brano si giova degli interventi del coro classico e di quello maori. La voce luminosa e la bellezza della figura della Kiri fanno il resto. La Price però è una sorta di 'istituzione' e come grandezza è da leggenda. Ascoltare la voce di Leontyne è come affondare i denti in un bel pezzo di morbida cioccolata (io la chiamo 'voce di cioccolata') e questo è una delizia, senza contare il volume e la corposità dei suoi registri vocali. Il brano però sembra essere cantato con una certa fretta.

Un saluto e buona settimana a tutti.
Luca.

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 13:59
da MatMarazzi
pbagnoli ha scritto:Siccome voglio seguire un po' il nostro Grasso Messere nella sua nuova insana passione per il musical, vi propongo un paio di ascolti.]


Anzitutto Pietro mi complimento per la bellissima scelta.
E' un brano di una bellezza struggente e travolgente e le due dame sono magnifiche.
Trovo che la Te Kanawa, irresistibile come dice Luca, debba però cedere di fronte all'emozione profonda che si percepisce nel canto ancora vellutato e maestoso della Price.
E tuttavia quel suo essere (come l'abbiamo definita nel thread dell'Aida) "regina delle savane" mi pare l'allontani un po' dallo spirito del brano e dalle ragioni del personaggio.
Se invece ci concentriamo sul fascino puro che deriva dall'ascolto, allora ci si deve inchinare a lei.

Non conosco troppo bene le opere di Rodgers & Hammerstein; amo da morire certi songs, ma mi lasciano molto freddo le loro trame terribilmente "familiar".
Sinceramente sono più attratto dai Musical aspri, critici, inquietanti.
Però prima o poi mi ci avvicinerò: anche perché il mondo dell'Opera mi ha insegnato che è sempre clamorosamente sbagliato snobbare i prodotti considerati facili. Dietro alla facilità di Puccini, quella per cui alla sua epoca veniva compatito dagli intellettuali, si nasconde tanta più complessità e inquietudine che dietro a molti sapientoni delle cosidette avanguardie, loro sì ripetitivi e allineati.

Grazie,
Mat

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 14:12
da Luca
Dietro alla facilità di Puccini, quella per cui alla sua epoca veniva compatito dagli intellettuali, si nasconde tanta più complessità e inquietudine che dietro a molti sapientoni delle cosidette avanguardie, loro sì ripetitivi e allineati.
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Questa frase, carissimo Matteo, è da 110 e lode! Aggiungo: sono le cosiddette avanguardie e sapientoni molto politicizzati e politiconi di cui si hanno le scatole piene. Puccini addita molte strade ad autori come Gershwin, Weill, persino Morricone e Frisina devono molto a lui. Altro che avanguardie (e i loro sottoprodotti).....
Quanto alle due 'signore' è chiaro che la Price batte la Te Kanawa, ma non in eleganza, quanto piuttosto in opulenza di suono: una è una voce elegantissima e charmante, l'altra è una colata di nottura morbidezza (come la... cioccolata).

Saluti, Luca.

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 17:20
da pbagnoli
Io invece adoro i musicals di R&H: per me sono meravigliosi!
Adesso nella mia discoteca ne ho un bel po': OKlahoma, Allegro, The Sound of music, The King and I, Carousel, South Pacific.
Fra di essi, tutti splendidi a mio gusto, amo particolarmente The Sound of Music, forse perché ne avrò visto il film non meno di 756893 volte, e approssimo per difetto.
Di Carousel, che sto ascoltando in questi giorni per la prima volta, ho scoperto che il leitmotiv del walzer iniziale mi era molto familiare. Ci ho dovuto pensare un bel po', poi ho frugato nei cassettini della memoria e ho realizzato: il brano è stato vergognosamente saccheggiato dai Dire Straits per la loro "Tunnel of love", dell'album Making movies che andava di moda quando ero al liceo. Provare per credere!


Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 17:23
da pbagnoli
MatMarazzi ha scritto:
Trovo che la Te Kanawa, irresistibile come dice Luca, debba però cedere di fronte all'emozione profonda che si percepisce nel canto ancora vellutato e maestoso della Price.
E tuttavia quel suo essere (come l'abbiamo definita nel thread dell'Aida) "regina delle savane" mi pare l'allontani un po' dallo spirito del brano e dalle ragioni del personaggio.
Se invece ci concentriamo sul fascino puro che deriva dall'ascolto, allora ci si deve inchinare a lei.

Non so, Mat.
Come sai, è un brano cantato da una suora, la Madre Superiora di Maria.
C'è quindi necessità di una cavata solenne, quasi sacerdotale, e secondo me la Price di quegli anni, che aveva perso un bel po' della carnosa sensualità che la contraddistingueva, poteva tranquillamente incarnare questo ruolo.
Ma la Te Kanawa, altrove un po' freddina e poco partecipe, qui è una favola!
Davvero, non saprei chi scegliere!

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 17:33
da MatMarazzi
pbagnoli ha scritto:on so, Mat.
Come sai, è un brano cantato da una suora, la Madre Superiora di Maria.
C'è quindi necessità di una cavata solenne, quasi sacerdotale, e secondo me la Price di quegli anni, che aveva perso un bel po' della carnosa sensualità che la contraddistingueva, poteva tranquillamente incarnare questo ruolo.
Ma la Te Kanawa, altrove un po' freddina e poco partecipe, qui è una favola!
Davvero, non saprei chi scegliere!


Il fatto è che, nell'ottica di una matura badessa che spinge la postulante a investigare nel suo cuore e verificare la forza del proprio amore, io ci vedo una complicità malinconica, uno struggimento (per carità, appena accennato) di chi forse rimpiange che nessuno le abbia detto, quando era giovane, simili cose.
La Price ha sempre stampata sulla faccia (e nella voce) quella soddisfazione imperiale da statua classica che, per carità, la rende adattissima - hai ragione - a evocare la solennità della priora, ma non la sua umanità.
Per questo mi pareva che non esaltasse le ragioni del personaggio.

La Te Kanawa invece, qui come sempre, comunica una freddezza altera.. che sotto sotto non è così fredda. Come una corazza di perbenismo vittoriano, ma che lascia intendere altro...
Per questo mi pare più intrigante...

Salutoni,
Mat

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 17:54
da Luca
La Te Kanawa invece, qui come sempre, comunica una freddezza altera.. che sotto sotto non è così fredda. Come una corazza di perbenismo vittoriano, ma che lascia intendere altro...
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Verissimo Matteo ! In effetti la Te Kanawa solo apparentemente è fredda. Io ho sempre considerato nel suo timbro e nei modi interpretativi una efficace sintesi (direi anche fusione) di aspetti propri della Sutherland (marca inglese e bianca: le buone maniere l'aristocraticità) e Price (marca africana e bruna: la sensualità e la passionalità). La prova è possibile accostando le registrazioni di Tosca della Price e della Te Kanawa. Della Sutherland non abbiamo l'edizione di Tosca, ma abbiamo una miniera di esempi vittoriani che dimostrano il suo "Made in England".

Matteo parlava di una Price che non ha cantato Ernani alla Scala. Resta un analogo mistero il motivo per cui alla Sutherland non è stata fatta incidere, accanto a Turandot, :) una Tosca :cry: (diversa, ma intrigante, a mio avviso), mentre ha fallito in Suor Angelica! :?

Salutissimi a tutti!
Luca.

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 19:04
da MatMarazzi
Luca ha scritto:Matteo parlava di una Price che non ha cantato Ernani alla Scala. Resta un analogo mistero il motivo per cui alla Sutherland non è stata fatta incidere, accanto a Turandot, :) una Tosca :cry: (diversa, ma intrigante, a mio avviso)


Sarò sincero... io la mancanza della Sutherland in tosca non la sento...
Mentre la sento molto in ...Ernani (se solo l'avesse inciso al momento giusto). :)
Avremmo avuto un'Elvira non certo sensuale e scatenata come "Dona Sol" dovrebbe essere, ma di un fasto e una proprietà vocale molto superiore a tutte quelle citate finora.
Però i ruoli verdiani in cui rimpiango di più Joan (credo di averlo già scritto ripetutamente sul forum) sono Alzira, Abigaille e Odabella.

Ciao
Mat

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 19:17
da Tucidide
Una suora matura che nel dare consigli ad una giovane dimostra di sapere bene come va il mondo, con tutti gli annessi e i connessi?
Io prendo questa:

Poi, logicamente, stiamo parlando di una tipologia vocale e tecnica diversa. :wink:

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 19:24
da MatMarazzi
Tucidide ha scritto:Una suora matura che nel dare consigli ad una giovane dimostra di sapere bene come va il mondo, con tutti gli annessi e i connessi?
Io prendo questa:


Splendida... :)
Però non hai paura che qui si cada nell'eccesso opposto?
Non pensi che, se non sapessimo la trama e non capissimo le parole, potremmo pensare che questa è una normale canzone d'amore?

Salutoni,
Mat

Re: Scala ogni montagna

MessaggioInviato: lun 26 lug 2010, 20:53
da pbagnoli
Tucidide ha scritto:Una suora matura che nel dare consigli ad una giovane dimostra di sapere bene come va il mondo, con tutti gli annessi e i connessi?
Io prendo questa:
Poi, logicamente, stiamo parlando di una tipologia vocale e tecnica diversa. :wink:

A me non piace, onestamente, anche se ammetto che è molto brava. E poi fa troppo fatica: la scrittura è troppo fuori dalla sua portata