Mariettas Lied: interpreti

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Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda Tucidide » sab 14 feb 2009, 18:11

E' un pezzo che amo da morire.
Da YouTube posto alcune esecuzioni. Purtroppo solo tre sono in versione originale a due (soprano e tenore).

Lotte Lehmann & Richard Tauber: http://www.youtube.com/watch?v=DsVy7UfhPr0
Pilar Lorengar: http://www.youtube.com/watch?v=ZChml6fSTPg
Beverly Sills: http://www.youtube.com/watch?v=DTe7wHLHuU0
Karan Armstrong & James King: http://www.youtube.com/watch?v=TxWZIoU4KPc
Barbara Hendricks: http://www.youtube.com/watch?v=5m2wOWW8G4U
Kiri Te Kanawa: http://www.youtube.com/watch?v=hyaKo-3qryU oppure, più stagionata :roll: http://www.youtube.com/watch?v=GOhIg8Fuawo
Renée Fleming: http://www.youtube.com/watch?v=Rzym2T0CJRo
Anne Sophie von Otter: http://www.youtube.com/watch?v=v10cuH_JULo
Angela Denoke & Torsten Kerl: http://www.youtube.com/watch?v=roPSH0-_EZg

Se non vi siete sciolti tutti in lacrime terminati gli ascolti sarebbe bello discuterne un po'. :D
Buon fine settimana!
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda pbagnoli » sab 14 feb 2009, 20:16

E bravo Alberto!
Meno male che ci rendi partecipi di queste cose bellissime!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » lun 23 feb 2009, 13:50

Tucidide ha scritto:E' un pezzo che amo da morire.
Da YouTube posto alcune esecuzioni. Purtroppo solo tre sono in versione originale a due (soprano e tenore).

Lotte Lehmann & Richard Tauber: http://www.youtube.com/watch?v=DsVy7UfhPr0
Pilar Lorengar: http://www.youtube.com/watch?v=ZChml6fSTPg
Beverly Sills: http://www.youtube.com/watch?v=DTe7wHLHuU0
Karan Armstrong & James King: http://www.youtube.com/watch?v=TxWZIoU4KPc
Barbara Hendricks: http://www.youtube.com/watch?v=5m2wOWW8G4U
Kiri Te Kanawa: http://www.youtube.com/watch?v=hyaKo-3qryU oppure, più stagionata :roll: http://www.youtube.com/watch?v=GOhIg8Fuawo
Renée Fleming: http://www.youtube.com/watch?v=Rzym2T0CJRo
Anne Sophie von Otter: http://www.youtube.com/watch?v=v10cuH_JULo
Angela Denoke & Torsten Kerl: http://www.youtube.com/watch?v=roPSH0-_EZg

Se non vi siete sciolti tutti in lacrime terminati gli ascolti sarebbe bello discuterne un po'. :D
Buon fine settimana!


Allora premetto che questi ascolti sono stati interessantissimi!
Purtroppo questo è il genere di brani che non mi fa per niente sciogliere in lacrime;) , e non di meno mi piace!

Fare una scelta non è facile perché bisogna prima decidere cosa si cerca.

Se siamo all'opera, io vorrei un personaggio, un'emozione narrativa, un cammino psicologico.
Mentre se siamo in concerto, io stesso - se fossi cantante - punterei soprattutto alla sbrodolamento melodico, all'ammiccamento nostalgico, al tono da canzonona ever-green...
Ed è quello che fanno quasi tutte qui: il personaggio non c'è più, l'ambiguità della situazione nemmeno, solo un bel temone.
Ok, è giusto così, anche se - alla fine - le uniche che mi hanno emozionato sono quelle costrette a rimanere ancorate al teatro (perché lì stanno): la Armstrong e la Denoke (quest'ultima mi ha stretto il cuore: io a Salisburgo c'ero).

Grandiose entrambe!
E' però vero che sia la Denoke, sia la Armstrong - eccellenti declamatrici, discutibili vocaliste - penano non poco a distendere la linea del brano.
Da questo punto di vista non sarebbero parse ugualmente persuasive in concerto.

E allora occorre aprire le braccia alla Fleming, alla Sills, alla Te Kanawa e alla Von Otter che invece sono ricamatrici della voce. Però la Silss mi pare un po' appesantita e tutto sommato poco sorprendente; la Fleming è bravissima e coinvolgente - a parte gli acuti stiracchiati - ma troppo sempre uguale a se stessa; la Von Otter - deliziosamente sobria, come piace a me, attenta a non scivolare nelle facilonerie - mi risulta un po' troppo atteggiata a "brava artista versatile".
La vera sorpresa è la Te Kanawa 1, che mantiene la giusta dose di leggerezza e ironia, senza liquefarsi in sbrodolamenti.

Grande delusione sul fronte Lorengar, che qui mi pare non abbia nulla da dire.
Spaventosa la Migenes - e me ne dispiace molto - degnamente fiancheggiata da un Kollo allo sbaraglio.
Inascoltabile la Hendrics al capolinea.

Non mi pare sconvolgente nemmeno la Lehmann, meno sottile ed eloquente del solito.

Salutoni,
Mat
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda Tucidide » lun 23 feb 2009, 14:56

MatMarazzi ha scritto:E' però vero che sia la Denoke, sia la Armstrong - eccellenti declamatrici, discutibili vocaliste - penano non poco a distendere la linea del brano.
Da questo punto di vista non sarebbero parse ugualmente persuasive in concerto.

Ti dirò: la Denoke mi sembra molto più a suo agio della Armstrong, e nel complesso fa una gran figura anche alle prese con la linea, con le smorzature, con il legato. Davvero brava!

La vera sorpresa è la Te Kanawa 1, che mantiene la giusta dose di leggerezza e ironia, senza liquefarsi in sbrodolamenti.

Non è una sorpresa: che la Te Kanawa fosse un'eccellente musicista lo si sapeva, e non mi stupisco che ottenga un grande risultato espressivo e vocale alle prese con il Mariettas Lied. A parte il suo buon gusto, forse è anche l'accompagnamento intimistico del solo pianoforte ad indurla a non strafare.

la Fleming è bravissima e coinvolgente - a parte gli acuti stiracchiati - ma troppo sempre uguale a se stessa

Soprattutto il direttore le lascia ogni libertà ritmica e lei si prende un tempo davvero troppo lento. Nell'incisione in disco Tate la tiene sotto controllo... nei limiti del possibile :mrgreen: :wink:
http://www.youtube.com/watch?v=-Y_OihAJSyA

la Von Otter - deliziosamente sobria, come piace a me, attenta a non scivolare nelle facilonerie - mi risulta un po' troppo atteggiata a "brava artista versatile".

... un po' antipaticuzza. :|

Aggiungo una versione per tenore che ho scovato da poco: confesso che questo Jozef Sterkens mi è assolutamente sconosciuto, nondimeno mi piace moltissimo.
http://www.youtube.com/watch?v=sfWfpKAYdQU
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » mar 21 dic 2010, 15:31

Riapro questo vecchio thread perchè ora, su Youtube, è apparsa una primizia di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza e che, certamente, non ci era nota all'epoca dei precedenti messaggi.

Eppure, secondo me, questo Lied di Marietta cantato nei primi anni 50 da Elizabeth Schwarzkopf è indispensabile nella nostra rassegna.
E non perché lo canti meglio di tutte le altre (oddio, è strepitosa, ma lo sono anche altre), quanto perché finalmente abbiamo trovato un altro ruolo "possibile" per la Principessa di Gelo.

Voi sapete quanto ami la Schwarzkopf. La amo però non avrei saputo che ruolo affidarle.
Ok: la Marescialla; ok Ariadne (affrontato solo in disco); ok Capriccio (sebbene...); mi va bene in Donna Elvira e in Contessa; molto meno in Fiordiligi e Pamina. Mi va bene in Alice Ford e benissimo nella Vedova Allegra (nel Pipistrello così così...).
Ma poi?
Così distaccata, sprezzante, finta, splendidamente bella, splendidamente artificiale.

Avrei voluto sentirla nell'Affare Makropulos (anticipatrice della Soederstroem) e come Ottavia (della Von Otter).
Ora scopro che sarebbe stata perfetta col suo gelido manierismo anche per Marietta, il cui rischio è quello dello sbrodolamento, del sentimentalismo... come dimostrano molte delle interpreti più famose.
La Schwarzkopf questo rischio non lo corre mai: tutto nelle sue note (anche le più dolci e caramellate) tradisce un distacco cinico, un sopracciglio ironicamente alzato, una freddezza lucida che può fare male...

Insomma, la trovo strepitosa!



Che ne dite?
Salutoni,
Matteo
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda Maugham » mar 21 dic 2010, 18:12

MatMarazzi ha scritto:Insomma, la trovo strepitosa!

[Che ne dite?
Salutoni,
Matteo


E cosa posso dire! : Thanks :
.... cari luoghi vi trovai ma quei dì non trovo più......
E' stato un must dei miei vent'anni, a cui sono legato da ricordi di... :oops: :oops: :oops: :oops:
Era su un vecchio scricchiolante doppio LP della Melodram dedicato a Liz Schwarzkopf.
Cercato e ricercato su CD e mai trovato.
Strepitosa, sì è il termine giusto.
Anche se per me, al Maugham di vent'anni dopo, entusiasma di più l'ironia, un po' guittesca e un po' cialtrona, della Denoke.
Tutto dipende da cosa vogliamo vedere in quella scena.
Se vogliamo vedere quello che vede Paul, allora la Schwarzkopf, così altera e così sovranamente cimiteriale, così grondante di sontuosi odori di fiori un po' decotti, è perfetta. Lei è Marie.
Se invece vogliamo stare attaccati alla scena, allora la Denoke vince a mani basse. Qui è carnosa, sensuale, a volte roca, per nulla spettrale e disincarnata. E' una giovane cantante che, appunto, canta un lied e guarda anche un po' divertita il deliquio di un eccentrico signore.
Nel finale del primo atto (tra le cose più alte a mio avviso dell'Opera del Novecento) la Denoke invece alza il tira quando incarna la visione. E adotta lo stile Schwarzkopf.
Comunque, grazie ancora Mat, per avermi fatto questo regalo.

WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda Tucidide » mar 21 dic 2010, 22:58

MatMarazzi ha scritto:Ora scopro che sarebbe stata perfetta col suo gelido manierismo anche per Marietta, il cui rischio è quello dello sbrodolamento, del sentimentalismo... come dimostrano molte delle interpreti più famose.
La Schwarzkopf questo rischio non lo corre mai: tutto nelle sue note (anche le più dolci e caramellate) tradisce un distacco cinico, un sopracciglio ironicamente alzato, una freddezza lucida che può fare male...

Ah, quello è sicuro. Se c'è una cosa che la Schwarzkopf non rischia mai è l'autocompiacimento! E' stata una di quelle cantanti che hanno fatto della ritrosia un po' altezzosa la propria arma vincente. Il senso di offrirsi al pubblico, di concedersi, di lasciarsi andare... tutto questo non c'era, nemmeno in controluce, nel canto della grande Elisabeth.
Basta l'attacco: il "Glück" più semplice, disincarnato e spoglio della discografia, invece dei soliti "Glüüüüüück" modulati e manipolati a perdifiato. :D Ciò non toglie che io mi goda con grande delizia anche le incisioni sbrodolose. :mrgreen:
Fra le altre già menzionate, quella che forse si avvicina di più al modello è la Te Kanawa.
Per lo stesso motivo, io trovo la Schwarzkopf molto indicata anche per le inquietudini della Giuditta di Lehàr, quelle che la Netrebko, simpaticissima e strappapplausi canta proprio con il tono opposto, offrendosi, concedendosi. :D
Sentite che meraviglia! Purtroppo non l'ho trovato su YT, ma su uno strano sito cinese...
http://www.tudou.com/programs/view/D77NkboUxxQ/
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Re: Mariettas Lied: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » mer 22 dic 2010, 18:18

Tucidide ha scritto:Se c'è una cosa che la Schwarzkopf non rischia mai è l'autocompiacimento! E' stata una di quelle cantanti che hanno fatto della ritrosia un po' altezzosa la propria arma vincente. Il senso di offrirsi al pubblico, di concedersi, di lasciarsi andare... tutto questo non c'era, nemmeno in controluce, nel canto della grande Elisabeth.


Be' Tuc...a questo non mi spingerei.
La Schwarzkopf non era "ritrosa", anzi... "si offriva" moltissimo, senza ritegno, giocando di effetti, sospiri, concessioni di un esasperato effettismo, che alle volte (anzi spesso) la rendono persino stucchevole.
Non era "fredda" in questo senso: lo era come tono, come artefazione, come fierezza della propria maschera.
In lei quello che mancava (ed è questa mancanza a costituire il suo pregio) era il "sentimento". Troppo ironica e sprezzante - secondo molti, anche cattiva - non cedeva alla lusinga dell'espressione "emotiva".
Era talmente fiera del suo essere "calcolatrice" che non lo nascondeva neanche. Anzi, se ne compiaceva...
Non poteva fare a meno di sentirsi la "gran dama" (moglie del capo) anche quando cantava Liù.
I suoi aliti,i suoi sospiri, i suoi manierismi erano artificialissimi e "posati" come quelli di una regina che, per contratto, deve fare la serva, ma la fa in modo tale che tutti capiscano che è una regina.
E con questo risponderei anche a Maugham.

E così necessario restare al realismo della vicenda (e a chi è veramente Marietta a questo punto)?
Non possiamo anche, come tu suggerisci, vedere il personaggio attraverso un tipico processo di straniamento...?
In un'opera che tanto risente delle conquiste dell'espressionismo, delle fantasticherie legate alla psicanalisi, tutta in bilico tra realtà e deformazione, non trovi che possa starci anche una Marietta che in questo canto ci appare già filtrata dagli occhi deformanti dell'artista?
Della Schwarzkopf mi conquista proprio il fatto che è già un miraggio in questa scena: a cantare non è una donna, ma l'ossessione di Paul "raggrumata" in suoni; a cantare è già il suo Angelo Azzurro.
Ciò che noi sentiamo non è un "vero" personaggio, ma una sorta di sogno lunare e delirante (per certi versi persino pallido e mortifero, eppure ipnotico nella sua bellezza) che è già deformazione patologica della realtà.

Per carità... nulla in contrario al trasformismo della grandissima Denoke (che rimane irraggiungibile: io la vidi dal vivo a Salisburgo, nello spettacolo di Decker, e ne ho un ricordo allibito); ma anche il canto argenteo, lunare e come dci benissimo tu "cimiteriale" della Schwarzkopf mi pare abbia un senso.
Almeno ...è in questa veste che avrei voluto vedere dal vivo una sua Marietta...

Tornando a Tuc, veramente fascinosa e inquietante la Giuditta! :)
Grazie e salutoni,
Mat
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