Re: Sutherland sings Wagner
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Sinceramente non pensavo che degenerasse la discussione.
Mi sembrava una curiosità interessante poter valutare un'artista che affronta un repertorio che, nella sua carriera ha toccato solo di sfuggita: io concordo con teo, è un disco che mi affascina, e non solo perché sono un fan, e nemmeno perché auspico un Wagner tutto trilli e gorgheggi, ma perché mi piace quanto ascolto.
Teo parla di un Wagner 'webernizzato': in fondo non dice nulla di sbagliato (io ho impropriamente usato 'all'italiana' per semplificarmi la vita) e non mi spiacerebbe sentire un'interpretazione di questo tipo in determinate opere (ovvero, come anche ha detto teo, quelle pre-ring).
Sui giudizi di merito mi sono già espresso: non dico che sia imprescindibile, ma Rienzi, Tannhauser, Meistersinger e Lohengrin li trovo assolutamente splendidi (cosa avrebbe di difficoltoso in simili pagine la Sutherland, francamente non capisco), arbitrari ma a loro modo riusciti Walkure e Tristan (e i motivi li ho già detti sopra) e l'unico brano deludente, per me, è l'Olandese.
Quanto ai problemi di intonazione e di emissione, per cui non saremmo messi bene nemmeno qui Maugham, scusami, ma ci sono esecuzioni decisamente più deficitarie (Vejzovic in testa)... che poi fossero più centrate in un ruolo, a suo modo, unico e molto sfuggente (del tutto incompatibile con la personalità della Sutherland) è assodato.
Ribadisco che in Elsa, Elisabeth, Eva, secondo me, avrebbe potuto dire la sua. Questo, almeno, è il mio pensiero.![Wink :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
Mi sembrava una curiosità interessante poter valutare un'artista che affronta un repertorio che, nella sua carriera ha toccato solo di sfuggita: io concordo con teo, è un disco che mi affascina, e non solo perché sono un fan, e nemmeno perché auspico un Wagner tutto trilli e gorgheggi, ma perché mi piace quanto ascolto.
Teo parla di un Wagner 'webernizzato': in fondo non dice nulla di sbagliato (io ho impropriamente usato 'all'italiana' per semplificarmi la vita) e non mi spiacerebbe sentire un'interpretazione di questo tipo in determinate opere (ovvero, come anche ha detto teo, quelle pre-ring).
Sui giudizi di merito mi sono già espresso: non dico che sia imprescindibile, ma Rienzi, Tannhauser, Meistersinger e Lohengrin li trovo assolutamente splendidi (cosa avrebbe di difficoltoso in simili pagine la Sutherland, francamente non capisco), arbitrari ma a loro modo riusciti Walkure e Tristan (e i motivi li ho già detti sopra) e l'unico brano deludente, per me, è l'Olandese.
Quanto ai problemi di intonazione e di emissione, per cui non saremmo messi bene nemmeno qui Maugham, scusami, ma ci sono esecuzioni decisamente più deficitarie (Vejzovic in testa)... che poi fossero più centrate in un ruolo, a suo modo, unico e molto sfuggente (del tutto incompatibile con la personalità della Sutherland) è assodato.
Ribadisco che in Elsa, Elisabeth, Eva, secondo me, avrebbe potuto dire la sua. Questo, almeno, è il mio pensiero.
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