Il recital discografico

settore dedicato alle monografie discografiche dei cantanti

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Il recital discografico

Messaggioda pbagnoli » gio 20 ott 2011, 20:14

Ce n'è proprio per tutti i gusti!

E' interessante notare come il mercato discografico attuale sia dominato - si fa per dire, ovviamente - da due dischi: uno è il recital di Grigolo che canta un helzapoppin di arie italiane di vario genere (dal lamento di Federico a "Arrivederci Roma" di Renato Rascel); l'altro è il raffinatissimo - e talvolta un filo noioso, ma lo dico sommessamente - recital di arie spagnole di Patrica Pétibon.
Ci sarebbe poi quello di Villazon che interpreta brani di colonne sonore di film, ma lo lascerei stare perché non l'ho sentito e perché mi sembra particolarmente trash; mi concentrerei pertanto sui primi due.
La Pétibon, iniziata come stellina del barocco, ha ormai una sua precisa personalità di interprete che l'ha portata a essere una delle più importanti Lulu del nostro tempo; il suo disco - estetizzante, approfondito, vissutissimo - ha il solo limite di essere un po' troppo lungo per un repertorio (di cui lei è appassionata) che appare lontano dal nostro gusto.
Il caso di Grigolo è, se possibile, ancora più singolare. L'accostamento dei brani - Amor ti vieta, Core 'ngrato, Torna a Surriento, Caruso, M'apparì e altri ancora - fa pensare.
La sensazione che ho io è che Pavarotti abbia lasciato il vuoto istituzionale del "tenore italiano" di buona memoria, erede dei vari Caruso, Schipa, Gigli e compagnia variamente cantante, e che Grigolo abbia la sensazione di essere predestinato a colmare quel vuoto.
Il programma è da brivido, in tal senso: provare per credere!
I brani sono cantati bene, benissimo; ma a chi serve? Or non è più quel tempo e quell'età.
Sono perplesso : Blink :
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Ce n'è proprio per tutti i gusti!

Messaggioda teo.emme » gio 20 ott 2011, 21:57

A parte la Petibon - che è cantante che non sopporto (ma confesso che il mio giudizio è limitato al barocco e a Mozart: mai sentita come Lulu...quindi su questa non posso pronunciarmi) - concordo in toto. Mentre da una parte c'è una sempre maggior riduzione a produrre incisioni di opere, ormai relegate alle sole registrazioni live, dall'altra c'è un'esuberanza di prodotti dall'identità indefinibile: poutpourri di gusto spesso discutibile che vorrebbero (nell'intenzione) strizzare l'occhio a pubblici più estesi. Anche secondo me i tempi sono cambiati: questi dischi hanno il solo risultato di non essere graditi da nessuno (né dagli amanti dell'opera, né da quelli della musica popolare). Restano i fan...ma per quanti ne possa avere Grigolo o la Petibon o Villazon o Schrott (che canta il tango), non sono più quelli dei Pavarotti o dei Domingo. Magari sbaglio...e grazie agli introiti di queste strenne si producono cd di Handel o Monteverdi.... Però oggi vedo che la grande casa discografica, la major generalista va scomparendo, aprendo il mercato a case più piccole e altamente specializzate (come Glossa che produce ottimi dischi)
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"
Avatar utente
teo.emme
 
Messaggi: 883
Iscritto il: mar 06 apr 2010, 19:32
Località: Crema


Torna a Il Recital Discografico

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron