Milano - Teatro alla Scala

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » mar 05 apr 2016, 15:36

Stando ai 12 titoli per ora più o meno dichiarati, le nuove produzioni sarebbero quattro (Madama Butterfly, Anna Bolena, Gazza Ladra e l'opera di Sciarrino in coproduzione con Berlino) più forse Weber di cui non ho alcuna notizia.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda teo.emme » mar 05 apr 2016, 17:15

Col beneficio del dubbio per ciò che concerne le conferme dei titoli e i cast completi, mi pare che la Scala - con la gestione Pereira - stia prendendo una china imbarazzante: già si è parlato dell'involuzione del teatro milanese nel restringere il proprio cartellone a titoli di un repertorio sempre più striminzito e sempre più autarchico, e degli effetti nocivi che questo ha prodotto soprattutto sulla disposizione del pubblico (che tendenzialmente rifiuta sempre più di uscire dal proprio orticello). Il fatto che in Italia e a Milano certi titoli siano visti come capricci snob o astruserie chic (e parlo di Rosenkavalier, Wozzeck o Fidelio) è grave, ed ancor più grave il fatto che per l'opera di Strauss, ad esempio, ad oggi ci sono in media 700 posti liberi per recita! E non solo per la lirica: il recente - e strepitoso - concerto di Jansons con l'Orchestra di Monaco (e la strapopolarissima Settima di Shostakovich) ha visto una sala semideserta con l'imbarazzante upgrade dei biglietti di loggione per "riempire" almeno il fronte dei palchi, mentre la strapaesana esibizione di Chailly con programma di ballabili verdiani ha fatto il pieno. La sensazione è di un teatro che si sta votando all'isolamento culturale, affidandosi a titoli popolari nell'illusione di far cassa a costo di svilire l'offerta e la possibilità di scelta. A breve - se l'andazzo si conferma - avremo stagioni liriche in stile Arena e stagioni sinfoniche in cui balleranno sette o otto pezzi da replicare a ripetizione ("Imperatore, Patetica, Incompiuta, Corale e Requiem di Verdi, e poco più...). Le anticipazioni per il prossimo anno sono allarmanti: su 15 titoli ci sono 2 Puccini, 2 Rossini, ben 4 Verdi (ancora!!!!), 1 Donizetti, due opere italiane di Mozart e di Handel, e pure italiana è l'opera contemporanea, e in tutti i casi si tratta di titoli abusati, visti e rivisti (anche di recente)...certo si salvano i Meistersinger (opera popolare per tutto il resto del mondo, ma qui da noi considerati roba chic). In questa situazione, francamente, il recupero di uno spettacolo storico (Il Ratto di Strehler: che resta comunque un capolavoro), la pur bizzarra ripresa della Traviata della Cavani (con un altro allestimento appena fatto) e di quella del poco riuscito (per me) Don Giovanni di Carsen, sono i minori dei problemi. Il "nuovo corso" scaligero mi pare già così vecchio...
Ultima modifica di teo.emme il mer 06 apr 2016, 9:55, modificato 2 volte in totale.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DottorMalatesta » mar 05 apr 2016, 17:32

teo.emme ha scritto:La sensazione è di un teatro che si sta votando all'isolamento culturale, affidandosi a titoli popolari nell'illusione di far cassa a costo di svilire l'offerta e la possibilità di scelta.


Il problema è capire se sia la Scala che si sta isolando culturalmente o se non sia piuttosto il nostro paese (con la minuscola) che sta vivendo un´involuzione culturale.

Il problema è, una volta fatta la diagnosi (tutt´altro che facile), trovare la cura.
Per quanto riguarda la Scala, i prezzi esorbitanti non aiutano certo, ma temo che anche se i prezzi fossero più ragionevoli il Rosenkavalier andrebbe in scena a teatro semideserto. E la cosa mi sembra davvero molto desolante e un po´ preoccupante.

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda teo.emme » mar 05 apr 2016, 18:01

DottorMalatesta ha scritto:...Per quanto riguarda la Scala, i prezzi esorbitanti non aiutano certo, ma temo che anche se i prezzi fossero più ragionevoli il Rosenkavalier andrebbe in scena a teatro semideserto. E la cosa mi sembra davvero molto desolante e un po´ preoccupante...


Non meglio vanno le cose per Fanciulla e L'heure espagnole, nonché per le rimanenti recite dell'opera di Giordano: avere in media 500 o 600 posti liberi per ogni spettacolo (con punte di 800 e 900 per Strauss e Ravel) è allarmante. E diverrà una specie di "arma" in mano a chi dirà che a Milano si deve fare solo l'opera italiana di repertorio. Tutto molto triste.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » mer 06 apr 2016, 8:57

Il fatto è che, a parte qualche stagione, le ultime proposte scaligere non sono equilibrate. Una stagione varia ha due scopi: il primo è quello di soddisfare tutto il range di pubblico, con titoli popolari e di repertorio (anche per soddisfare le casse del teatro), il secondo è quello di poter pian piano innalzare il tiro e fare cultura per davvero, proponendo sempre più cose diverse tra loro.

Per far questo a mio avviso una stagione di quindici titoli dovrebbe essere così divisa:
- tre/quattro titoli di repertorio italiano, tra cui per esempio un’opera buffa, un Rossini, un Verdi, un Donizetti o Bellini, un Puccini e/o un titolo della Giovane Scuola
- uno / due titoli meno frequenti del repertorio italiano
- un’opera barocca
- un’opera contemporanea
- due titoli del repertorio tedesco, tra cui almeno un Wagner o uno Strauss
- un Mozart
- un titolo del repertorio francese
- un titolo del repertorio inglese o di area nordica
- due titoli del repertorio di area slava, tra cui uno di area russa e uno di area cecoslovacca
- un altro titolo a scelta per insistere eventualmente su un’area particolare

Quella che si delinea essere la prossima stagione scaligera manca di almeno tre aree succitate, per questo non può ritenersi completa.
Non capisco se le linee direttive della nuova dirigenza, ovvero fare più repertorio italiano, porteranno qualche frutto. Certo avvicineranno gente nuova al teatro che per una sera sarà presente, ma probabilmente non creeranno un nuovo pubblico perchè quello più esigente nel frattempo si sarà disaffezionato al teatro milanese. Veramente imbarazzante a questo punto quanto sta accadendo con i biglietti per le operine di Ravel, ma sinceramente non mi aspettavo che anche per la Fanciulla del West rimanessero così tanti posti. Però è anche vero che quasi sempre le gallerie sono esaurite, forse il discorso riguarda più che altro le politiche dei prezzi.

Un esempio è l’abbonamento Under30 (programma di cui ancora per poco faccio parte). Per la prima volta quest’anno l’unico titolo italiano in programma son stati “I due Foscari”, poi ci attenderà il Cavaliere e il Flauto magico. Risultato? Almeno a quanto visto alla prima opera in programma, gli abbonamenti venduti rispetto allo scorso anno si sono dimezzati a vista d’occhio. E questo da ragione a teo.emme: vendo di più se faccio solo opera italiana...

Scusate se ho buttato tante idee sparse ma davvero non so cosa pensare del nuovo corso della Scala. Purtroppo mi posso spostare poco (più che altro per ragioni di lavoro) e quindi mi devo subire quello che la Scala e pochi altri teatri in Italia offrono.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda teo.emme » mer 06 apr 2016, 10:11

Il fatto è che prima bisogna chiarirsi sul termine "repertorio": a mio avviso si sta restringendo sempre più, con la conseguenza che titoli come Fanciulla del West o Rosenkavalier vengono giudicati "difficili". E' il portato di una politica culturale al ribasso con la bugia pietosa delle casse del teatro. Forse è un problema generale, come dice il Dottor Malatesta, e forse è tutto il Paese a vivere un periodo di involuzione culturale: certamente vi è un decadimento del livello medio non solo di cultura, ma anche di curiosità verso la cultura (le ragioni sono tante: dalla scadenza dell'istruzione scolastica alla perdita di umanità nei rapporti sociali, dalla televisione che ci sta rimbecillendo alla volgarità del dibattito politico che disprezza la cultura e la rappresenta come sistema parassitario). Verissimo, però la situazione della Scala è particolare: possibile che a poca distanza da via Filodrammatici si riescano a proporre programmi difficili e non strapaesani:parlo dell'Auditorium, del Conservatorio dove si svolgono le splendide stagioni della Società del Quartetto e delle Serate Musicali (al quartetto questo mese suonano Zimerman con le ultime due sonate di Schubert, Schiff e Savall!)? Possibile che in teatri non troppo distanti come Torino, ma soprattutto Venezia si riescano a presentare stagioni più stimolanti e difficili con un miglior ritorno di pubblico? Persino a Roma hanno osato (con ottimi risultati). La Scala sprofonda...davvero non credo di voler più metter piede in quel teatro che somiglia sempre più ad una squallida vetrina ad uso di turisti e griffe della moda che cercano un set di (ex) prestigio.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » mer 06 apr 2016, 11:52

teo.emme ha scritto:Il fatto è che prima bisogna chiarirsi sul termine "repertorio": a mio avviso si sta restringendo sempre più, con la conseguenza che titoli come Fanciulla del West o Rosenkavalier vengono giudicati "difficili".

Probabilmente sono titoli che contengono arie famose e popolari a questo punto... Pensavo di far includere la Fanciulla in questo "repertorio" e invece probabilmente mi sbagliavo...
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » ven 22 apr 2016, 15:55

La stagione 2016/17 verrà presentata mercoledì 18 maggio alle 17.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » gio 05 mag 2016, 20:59

A questi punto può davvero succedere di tutto http://m.ilgiornale.it/news/2016/05/05/ ... a/1254728/
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda reysfilip » gio 05 mag 2016, 21:45

LeProphete ha scritto:A questi punto può davvero succedere di tutto http://m.ilgiornale.it/news/2016/05/05/ ... a/1254728/


Non so quanto sia fondato, ma hanno sbagliato mezzi credits delle produzioni :?
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » gio 05 mag 2016, 22:09

Quello è vero, ma la notizia è passata anche in alcuni tg regionali
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda LeProphete » mer 18 mag 2016, 13:02

Eccola per l'appunto: http://www.teatroallascala.org/it/stagi ... index.html

1a) “Madama Butterfly”, direttore Chailly, regia Hermanis: non mi convince per nulla il cast
2a) “Don Carlo”, direttore Chung, regia Stein: produzione che mi convince per la presenza della Stoyanova e di Meli
3a) “Falstaff”, direttore Mehta, regia Michieletto: trito e ritrito
4a) “La Traviata”, direttore Santi, regia Cavani: come sopra
5a) “Nabucco”, direttore Santi, regia Abbado: come sopra
6a) “Die Meistersinger von Nürnberg”, direttore Gatti, regia Herheim: ma dove è finito l’allestimento coprodotto di Herheim??
7a) “La Gazza Ladra”, direttore Chailly, regia Salvatores: cast praticamente già visto a Pesaro...
8a) “Anna Bolena”, direttore Campanella, regia Bischofberger: non so come si possa prodorre un cast simile dopo anni di mancanza per questo titolo
9a) “Die Entführung aus dem Serail”, direttore Mehta, regia Strehler: cast nel complesso interessante
10a) “Don Giovanni”, direttore Jarvi, regia Carsen: solo il direttore mi pare una cosa ben fatta...
11a) “Ti vedo, ti sento, mi perdo, opera”, opera nuova di Sciarrino: non mi interessa:
12a) “Der Freischütz”, direttore Chung, regia Hartmann: sulla carta molto interessante
13a) “Hansel e Gretel”, direttore Albrecht, regia Bechtolf: molto intrigato da Albrecht
14a) “Tamerlano”, direttore Fasolis, regia Livermore: tutto perfetto se si saltano le recite con Domingo...
15a) “La Boheme”, direttore Pidò, regia Zeffirelli: basta....
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DocFlipperino » mer 18 mag 2016, 13:13

La Traviata con Anna? Domingo ritorna tenore?
Bene Jarvi nel Don Giovanni ma Hampson e Konieczny lo rendono inutile
Hymel Pinkerton? Bene però proporre quella versione
Non credo che sarà la Lombardi a fare Bolena.....

Su tutto svettano i due Chung, compensati però dai due Santi...... :(

ps. torna Pretre (imperdibile) e la Gruby......
-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda reysfilip » mer 18 mag 2016, 14:49

Io sono abbastanza basito. Più la guardo e meno ci credo.
La Butterfly inaugurale è ok, anche se la Siri e Hermanis mi convincono il giusto. Spero di ricredermi. Il Tamerlano e il Freischutz sembrano, a mio avviso, le cose più interessanti, se si evitano le recite con Domingo. Non male sembrano anche il Don Carlo, la Gazza Ladra e i Meistersinger, che però poco mi convincono sugli allestimenti.
Ma poi perché non viene importato Herheim ma Kupfer? Perché vegono ripresi spettacoli come Traviata, Ratto e Boheme che ormai sono preistorici? Perché si prova a mettere in cartellone la Netrebko in Violetta quando sappiamo già che non lo farà dato che era affaticata già 10 anni fa a Salisburgo (cosa di cui chi ha scritto le presentazioni non si ricorda dato che dice che dopo due inaugurazioni oggi ha tutta la maturità necessaria a impersonare la cortigiana in tutte e tre le stazioni della sua passione)? Perché non impiegarla in Bolena, anche se inizia a essere rischioso, invece di quel cast che sembra uscito da un teatro di provincia?
E ancora non ho visto quanto chiedono per tutto ciò.
Mi sa che mi vedranno meno di quanto già mi vedono.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » mer 18 mag 2016, 16:30

Questi sono fuori.
Dove cazzo è finito l'allestimento di Herheim per Meistersinger?
Una dilettante che fa Bolena (e Musetta!...).
Domingo che rifà il suo orribile Bajazet.
Konieczny che fa il Commendatore.
Hampson che fa Don Giovanni adesso.
Quattro opere di Verdi. E in Traviata sappiamo già in anticipo che la Netrebko non ci sarà, quindi non stiamo a prenderci per il culo.
Leo Nucci ancora come Nabucco.
La Boheme di Zeffirelli, porcatroia. La Boheme di Zeffirelli.

In questo momento non ho parole spendibili per una presa per il culo di queste proporzioni.
Ci penserò con la calma che adesso, rispolverando il mio antico spirito da loggionista, non ho.
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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