Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Ganier)

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Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Ganier)

Messaggioda MatMarazzi » gio 17 mar 2011, 0:38

Il Tramonto dell'Opéra

I tardoni italioti, i forum e blog sfigati del net nostrano e varia fauna loggionistica avranno di che gioire.
La gloriosa Opéra di Parigi, dopo essere stata per gli ultimi quindici anni modello operistico del mondo intero, avanguardia della sperimentazione e baluardo delle tradizioni, si è ormai avviata a un deprecabile tramonto chiamato Nicolas Joel.
Costui pare uscito da qualche blog italiano e i risultati si vedono nella stagione 2011-12.
E' la prima volta in quindici anni che guardo una stagione dell'Opéra senza sospirare, senza cominciare a programmare quel viaggio o quell'altro.
Non c'è uno spettacolo che meriti attenzione... che giustifichi uno spostamento.
Riprese di spettacoli vecchissimi, scarse presenze di divi (fra i quali un Alagna in ---indovinate un po'?--- Faust!!) e comunque tutti in personaggi già visti e stravisti o debuttati altrove (la dessay? Manon! La Stemme? Elisabeth)...
Produzioni vecchissime (e in molti casi anche polverosissime); titolacci ultrapopolari buttati alla "come viene viene" (fra cui ovviamente un Cav/Pav dal cast se possibile altrettanto abborracciato di quello Milanese).

Il problema di Joel non sono soltanto le prospettive geriatriche, il gusto stagionatissimo (che, per carità, sarebbe pure lecito, purché i risultati fossero buoni... e magari purché non in un teatro internazionale come l'Opéra), ma soprattutto l'incapacità di impaginare stagioni avvincenti, di valorizzare gli artisti (i pochi che ha convinto a farsi vivi), di variare il repertorio, di uscire dai sentieri che già i nostri nonni battevano.

Il deprimente declino dell'Opèra avrà ripercussioni non solo sulle stagioni parigine e francesi, ma temo anche su tutti quei teatri europei che in questi ultimi vent'anni si sono sviluppati sull'esempio della Francia (penso in particolare a Bruxelles e Amsterdam).
E per me, cresciuto nel culto dell'Opéra che frequento da quando avevo vent'anni, è certo una grande delusione.
Saranno almeno felici i tardoni, gli sfigati e i loggionisti nostrani: finalmente anche a Parigi potranno sentire le schifezze che piacciono a loro.

Salutoni,
Matteo
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Re: Il tramonto dell'Opéra

Messaggioda mattioli » gio 17 mar 2011, 17:42

D'accordissimissimo!
Quando mi è arrivato il programma, sono rimasto basito.
Sabato presentano gli Champs-Elysées, speriamo in bene.
AM
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Re: Il tramonto dell'Opéra

Messaggioda Alberich » gio 17 mar 2011, 18:28

Ci sara' anche l'atteso debutto di Paata Burchuladze come commendatore, che volete di piu'!
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Re: Il tramonto dell'Opéra

Messaggioda pbagnoli » gio 17 mar 2011, 21:16

Alberich ha scritto:Ci sara' anche l'atteso debutto di Paata Burchuladze come commendatore, che volete di piu'!


Caspita, c'è anche la Cenerentola di Ponnelle!
E Lucic in Rigoletto! Come mai si scarta così Nucci? Non lo si considera più in grado di fare un Rigoletto?!?
Il cast di Pagliacci e Cavalleria è atroce: Marcello Giordani, la Urmana e Galusin, dirige Oren e regia di Del Monaco...
Atroce anche il cast della Forza, con la sola potenziale eccezione di Youn come Padre Guardiano; ma vogliamo parlare dell'Alvaro con il ciuffo unto di Alvarez? :D

Facciamo adesso l'avvocato del diavolo e vediamo qualche elemento di interesse: Hippolyte e Aricie, per esempio; o l'Amore delle tre melarance. La Clemenza di Tito per Vogt mi sembra per ora una sfida, ma Fischer è un bel direttore di questo repertorio e Decker dovrebbe assicurare un buon spettacolo.
Nel Tannhauser c'è la Venus di Sophie Koch che mi sembra sulla carta molto intrigante; c'è la Stemme, che non è una scelta originale ma secondo me è una signora scelta; c'è la regia di Carsen.
Io la Manon della Dessay andrei a vederla sempre e comunque.
Nel Don Giovanni c'è Peter Mattei, una garanzia, d'accordo: ma già sentito. E la Petibon, se facesse Donna Anna a Milano, cosa succederebbe?...
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: Il tramonto dell'Opéra

Messaggioda VGobbi » ven 18 mar 2011, 2:43

Alberich ha scritto:Ci sara' anche l'atteso debutto di Paata Burchuladze come commendatore, che volete di piu'!

Ma canta ancora? :shock:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Il tramonto dell'Opéra

Messaggioda MatMarazzi » ven 18 mar 2011, 13:35

pbagnoli ha scritto:Facciamo adesso l'avvocato del diavolo e vediamo qualche elemento di interesse:

Pietrone, è vero!
A guardarci col lumicino non può non esserci "qualche elemento di interesse" nella stagione di un teatro che comunque è miliardario, oltre che tra i più celebri e potenti del mondo. Non dimentichiamo poi che città è Parigi: solo per farti un esempio ci abitano (oltra alla dessay e ad alagna) anche Villazon, la Antonacci e la Netrebko... e persino la Silja! :)
In una città così non ci metti niente a raccogliere cast fantastici e soprattutto non ci metti niente a fare gli esauriti qualsiasi cosa tu proponga!
Oltre ai milioni di abitanti - abituati fra l'altro da decenni al meglio del meglio nella musica e nell'opera - ci trovi caterve di turisti e melomani provenienti da tutto il mondo.
date queste premesse, non c'è nulla di glorioso a lanciarsi in un Hippolyte di Rameau (che pure, ne convengo, può considerarsi l'unico spettacolo interessante della stagione). Possibile però che non fosse disponibile per questo capolavoro un regista più intrigante?
Ammetto che Topi Lehtipuu in Hippolyte e Stéphane Degout in Thésée siano scelte valide, ma possibile che nel ruolo di Fedra (che aveva fatto i grandi giorni di una certa Jessye Normann) non si potesse trovare di meglio della pur brava Sarah Connoly? Eppure lì a Parigi si potevano trovare la Antonacci, la Von Otter, Veronique Gens (quest'ultima sperperata nella solita donna Elvira che già le sentii fare tredici anni fa)!
E la Gillet in Airicia? davvero ti sposteresti dall'Italia per sentirla?
E davvero ti sposteresti per il "curioso" Tito di Vogt (che per altro temo non sarà nulla di speciale).
Ti sposteresti per una Clemenza con Fischer e decker?
Scusa se è poco, ma io già vedrò la Clemenza quest'estate nella ben meno "ricca" Aix en Provence. A dirigere ci sarà Colin davis e per la regia Mc Vicar.
Ecco... per proposte così ci si sposta dall'Italia...

La Koch in Venere e la Petibon in Anna saranno pure scelte carine, ma temo che nessuno si sposterà dall'Italia per loro.
Al contrario Maugham si è spostato per sentire la Venus della Kasarova a Zurigo.
E migliaia di parigini si sposteranno (una volta tanto) per sentire la prima donna Anna della Netrebko, proprio nella nostra Milano.
Anche la regia di Carsen non è certo un'idea di Joel: si tratta infatti di una ripresa dell'epoca Mortier.
Possibile che Carsen annunci nuove produzioni a Glyndebourne (Rinaldo!!) e persino all'Opera sul Reno (Affare Makropoulos!) e non trovi il tempo di far nulla all'Opéra di Parigi?

Certo, a parole scrivi:
Io la Manon della Dessay andrei a vederla sempre e comunque.

In pratica non ci andrai! Nessuno ci andrà salvo che abita a Parigi.

Io nel 2004 mossi tutto il Wandere Club per sentire il debutto della dessay in Manon (Ginevra) ed è stato uno dei ricordi giganteschi della nostra storia...
Ma da allora, tra recite in tutto il mondo e video ufficiali e non, l'unica ragione per sentirla a Parigi è ...abitare lì.
Visto che l'Opéra è la "casa" della dessay, non si poteva proporle un bel debutto anche l'anno prossimo?
Eppure in stagione hanno sia la Lulu (e il mondo intero sarebbe accorso per sentirvi la dessay), sia la Vedova Allegra (che poteva essere una gran bella trovata).
E perché non osare Nedda? In fondo c'è una lunga e antica tradizione di soprani leggeri (a partire dalla stessa Huguet) che hanno cantato la parte. Quanta umanità ne avrebbe cavato la nostra? Fatico a credere che la pur brava Inva Mula possa fare di meglio....
Se poi la dessay fosse anche solo apparsa come Fata Morgana nelle Melarance o come Aricia o persino come Zdenka ...simili cammei sarebbero bastati per trasformare in eventi quelle malinconiche produzioni (proprio come avvenne per la sua Musetta qualche anno fa).
Alla peggio si poteva riciclarla in Melisande, che in fondo ha cantato pochissimo.
Ma Manon... accidenti no!
E buttiamoci in Thais piuttosto: è questo il momento giusto! Oppure, visto che ha ripreso in mano Handel, continuiamo con una bella Semele (che vocalmente le converrebbe molto più di Cleopatra)!
O ancora facciamole provare Poppea, Aithra, il Turco in Italia, una Voix Humaine finalmente come l'aveva fatta la duvall e la voleva Poulenc: GIOVANE E FEMMINILE!
Oppure sfruttiamo la sua fama per farle riscoprire qualche splendida Opéra Comique di Auber (l'Ambassadrice...) o di Gretry (Una bella "Carovana del Cairo").
Tutti idee che sarebbero state molto più eccitanti della solita, stupida Manon, opera per la quale - fra l'altro - la dessay comincia a non avere più l'età e (mi tocca ammetterlo) nemmeno la voce.

Poi ripeto... se vogliamo trovare a tutti i costi "la cosina interessante" allora la si poteva trovare anche nella scorsa stagione scaligera.

Salutoni,
Mat

PS: ha ragione Mattioli! Speriamo nei Champs Elysees, nello Chatelet e nell'Opéra Comique...
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Messaggioda Maugham » ven 30 mar 2012, 21:36

Poca roba anche quest'anno nel teatrone della Bastiglia e nel suo gemello luccicante del centro.
Joel picchia duro sul ripescaggio di seconde visioni. Anzi, ci costruisce sopra una stagione.
Praticamente fino a gennaio (anche senza praticamente) i parigini vedranno riprese di allestimenti che hanno fatto il giro del mondo (Fille di Pelly e Contes di Carsen) oppure, oltre ad aver fatto il giro del mondo, sono sulla soglia degli quarant'anni di vita e più (Nozze di Strehler e Cenerentola di Ponnelle :shock: ). Un Falstaff diretto da Oren con Maestri e la regia di Pitoiset, una Tosca con Berti e la Serafin, la Carmen con l'Antonacci. Dopo un po' di andirivieni wagneriani, si chiude con i fuochi d'artificio. Per modo di dire. Il Giulio Cesare di due anni fa della Dessay senza la Dessay e una Gioconda degna dell'Arena di Verona: Urmana, D'Intino, Alvarez, direzione Oren e regia di Pizzi. 8)
Per fortuna alla Salle Pleyel in novembre ci sarà in forma di concerto un'edizione dei Contes che si preannuncia importante. Dessay nei tre ruoli, Osborne e Nouri. Dirigerà Minkovski. Solo due repliche e si scatenerà il finimondo. :roll:
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Re: Parigi - Opéra - 2012/13

Messaggioda pbagnoli » ven 30 mar 2012, 22:05

Che edizione dei Contes? Keck, finalmente? E magari incisa/filmata?
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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda reysfilip » mer 06 mar 2013, 22:46

E' uscita la nuova stagione.
Nuove produzioni: un'Alceste diretta da Minkowski con la Koch nel ruolo omonimo, un'Aida con un cast che sembra ripreso dall'ultima Aida milanese (Dyka, D'Intino, Alvarez), i Puritani con regia di Pelly, lo Zauberflote carseniano che verrà prima visionato a Baden-Baden a Aprile e a Madrid a Giugno/Luglio, una Traviata con la Damrau (ma Oren a dirigere), e L'Incoronazione di Poppea con regia di Wilson.
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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda DottorMalatesta » ven 05 lug 2013, 11:32

Su indicazione di un amico :wink: mi sono dato un´occhiata alla programmazione dell´Opera stagione 2013/2014.
Cast decisamente deludenti, molte riprese (peraltro alcune di spettacoli molto belli), molto Carsen (bene), molto Wilson (male).
E il Tristan und Isolde con la regia di Sellars e i video di Bill Viola.
E´uno spettacolo di cui ho letto molto e che, se riesco, mi piacerebbe molto riuscire a vedere...
Avete visto la programmazione?
Che ve ne pare?
Ciao,
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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda reysfilip » gio 18 lug 2013, 23:45

Il Tristan und Isolde di Sellars lo propongono anche a Madrid tra gennaio e febbraio prossimi.
Riguardo a Parigi, l'Alceste Minkowski/Py è la nuova produzione con le premesse migliori. Il resto non è molto per un teatro come l'Opéra anche se, volendo, si riescono a scovare cose abbastanza interessanti.
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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda DottorMalatesta » ven 19 lug 2013, 10:08

Grazie della segnalazione!
Ti diró: dopo l´orrido Trovatore monacense, Py si dovrá riscattare… In other words, non so quanto ci sia da fidarsi. Comunque anche a me non sembra una stagione eccelsa. E in ogni caso non superiore (anzi) alla prossima stagione scaligera.
Ciao!
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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda DottorMalatesta » mar 04 mar 2014, 13:57

Uscita la programmazione 2014/25 della "Grande Boutique"!

http://www.operadeparis.fr/saison-2014-2015/opera

Alcune cose (una tra tutte la Tosca) mi sembrano sulla carta abbastanza raccapriccianti, altre abbastanza interessanti ma non trovo nulla di davvero sconvolgente...
Voi che pensate?

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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda mattioli » mar 04 mar 2014, 18:33

Sì, nel complesso stagione abbastanza insulsa.
Però ci sono le riprese di due grandi spettacoli, il Don Giovanni di Haneke e la Rusalka di Carsen. E si vedranno due opere che mi hanno sempre affascinato, forse perché non le ho mai viste live: Le Cid con l'Antonacci e Le Roi Arthus con Hampson (che non oso immaginare a che livelli di gigionaggine piaciona potrà arrivare).
Credo che si possa concedere l'onore delle armi a Joel arrivato al capolinea...

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Re: Parigi - Opéra National de Paris (Bastille e Palais Gani

Messaggioda DottorMalatesta » mar 04 mar 2014, 18:41

mattioli ha scritto:SE si vedranno due opere che mi hanno sempre affascinato, forse perché non le ho mai viste live: Le Cid con l'Antonacci e Le Roi Arthus con Hampson (che non oso immaginare a che livelli di gigionaggine piaciona potrà arrivare).


Parigi val bene una messa e Le Cid con la Antonacci val bene il viaggio!
: Thumbup :

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