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IL MOZART DI SOLTI

MessaggioInviato: gio 24 gen 2008, 0:24
da gustav
Tra le esecuzioni discografiche delle "nozze di figaro" e del "così fan tutte"possiedo le due versione di Solti. Ebbene sul sito http://www.andreaconti.it/solti_01.html in merito ho trovato alcune frasi che mi trovano di avviso contrario... Eccole qua: "Altra grande presenza nella discografia operistica di Solti è quella mozartiana, segnata dalle incisioni della Trilogia dapontiana (Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte). Qui le cose migliori Solti le ha fatte soprattutto nel Flauto magico (1974), piuttosto che nella trilogia italiana, dove è apparso in genere meno convincente e in un caso (prevedibilmente, Così fan tutte) piuttosto lontano dallo spirito dell'opera."
Per quanto mi riguarda, le esecuzioni di Solti sono molto buone, per non parlare del cast che in entrambi i casi è eccellente...
L'esecuzione che preferisco è proprio quella fatta per l'opera così fan tutte...La sua è certamente priva di tutti quegli accenti leziosi e un pò di maniera quasi alla Bohm ( che per la cronaca io apprezzo moltissimo, sia chiaro!)...Si tratta poi di una esecuzione incalzante, vitale, molto più vera di tante altre...insomma di una lettura che a mio avviso va anche oltre al semplice lieto fine di quest'opera buffa, in modo da lasciarlo vivo, nell'ascoltatore, quel senso di ambiguità, inganno e carnalità che gira intorno a tutta la storia...Ecco che sotto le sue mani direi quasi che l'opera vive!

Voi, cosa ne pensate? mi piacerebbe sentire anche il vostro, sebbene pur per sentito dire da amici o per aver letto qualcosina qui e là...
Sia chiaro che le critiche sono ben accette!

Per la cronaca, le altre edizioni che possiedo sono delle nozze di figaro Bohm e del così fan tutte Levine...
Ditemi voi, e se volete consigliatemi pure anche dell'altro...Grazie... :D

MessaggioInviato: gio 24 gen 2008, 0:46
da Tucidide
Conosco poco le Nozze dirette da Solti, le ho sentite solo una volta da un mio amico: mi ricordo un Ramey vocalmente bravissimo anche se come personaggio poco caratterizzato, ed una Te Kanawa deliziosa. Come direzione, devo dire che non me la ricordo molto bene.
Il Così fan tutte è stato registrato due volte da Solti: la prima volta a metà anni 70 (e non la conosco) e la seconda nel 1994: quest'ultima edizione mi piace molto: al di là della presenza di una Fleming d'annata, appena reduce dal successo pesarese dell'Armida ed ancora lontana da certi divismi degli ultimi anni, mi piace molto la visione generale dell'opera, dove la ricerca di un suono sempre morbido e mai invasivo non si traduce in suoni esangui, ma sostiene a meraviglia la narrazione (il Don Giovanni di soli due anni posteriore è narrativamente molto meno riuscito). Poi secondo me Pertusi è un Alfonso straordinario, mentre non mi entusiasmano gli altri del cast, men che meno Lopardo :? Comunque, quest'edizione ha una gemma assoluta al suo interno: non ho mai sentito un "Soave sia il vento" così leggero e trasfigurato (nemmeno con Karajan): bravissimi tutti, da Solti alla Fleming, dalla von Otter a Pertusi.

Ciao

MessaggioInviato: gio 24 gen 2008, 21:10
da gustav
Tucidide ha scritto:Conosco poco le Nozze dirette da Solti, le ho sentite solo una volta da un mio amico: mi ricordo un Ramey vocalmente bravissimo anche se come personaggio poco caratterizzato, ed una Te Kanawa deliziosa. Come direzione, devo dire che non me la ricordo molto bene.
Il Così fan tutte è stato registrato due volte da Solti: la prima volta a metà anni 70 (e non la conosco) e la seconda nel 1994: quest'ultima edizione mi piace molto: al di là della presenza di una Fleming d'annata, appena reduce dal successo pesarese dell'Armida ed ancora lontana da certi divismi degli ultimi anni, mi piace molto la visione generale dell'opera, dove la ricerca di un suono sempre morbido e mai invasivo non si traduce in suoni esangui, ma sostiene a meraviglia la narrazione (il Don Giovanni di soli due anni posteriore è narrativamente molto meno riuscito). Poi secondo me Pertusi è un Alfonso straordinario, mentre non mi entusiasmano gli altri del cast, men che meno Lopardo :? Comunque, quest'edizione ha una gemma assoluta al suo interno: non ho mai sentito un "Soave sia il vento" così leggero e trasfigurato (nemmeno con Karajan): bravissimi tutti, da Solti alla Fleming, dalla von Otter a Pertusi.

Ciao


Caro Tucidide,
condivido in pieno quello che hai scritto...E' vero, tra gli artisti sia dell'una che dell'altra opera, Lopardo di certo non rientra fra i migliori (aggiungo che l'ho ascoltato anche nella Traviata diretta sempre da Solti ed anche lì mi ha deluso!)...

Aggiungerei, sottolinenado proprio quello che hai scritto tu, che il don Alfonso di Petrusi è splendido...Prima lo conoscevo solo di nome, il buon Petrusi, ora, sarei tentato anche di andarlo a sentire al Filarmonico di verona dove reciterà nell'Oberto conte di san bonifacio...

:!: Ultima cosa, se è vero che nel complesso il cast delle "nozze" è superiore, nel "Così fan tutte" è invece la direzione di Solti che più mi soddisfa...Ora, fin dalle sue esecuzioni wangneriane ho imparato a conoscerlo bene, e questa volta è riuscito a sorprendermi ulteriormente!!!Ecco perché ammetto di non comprendere le critiche che ho letto e riportato nel mio primo post: questa è a mio avviso una grande esecuzione mozartiana...Al limite si potrebbe eccepire che il suono non è dei migliori(la registrazione è live); soprattutto, il suond delle "nozze" è così buono e migliore da trovare pochissimi rivali...Ebbene, al di là di questo, se da una parte ciò costituisce un piccolo difetto; dall'altra trattiene tutta l'emozione e la tensione che sicuramente si poteva avere in sala...E' vero, gli applausi del così fan tutte disturbano, ma poi la buona musica fa dimenticare in fretta anche questo!
:D

MessaggioInviato: gio 24 gen 2008, 21:22
da teo.emme
Mi piace molto il Mozart di Solti. Devo dire però che del Così Fan Tutte e di Don Giovanni, preferisco di gran lunga le prime incisioni (rispettivamente 1973 e 1978) che le più recenti. Soprattutto per i cantanti impiegati.

Spunto interessante

MessaggioInviato: sab 26 gen 2008, 12:37
da melomane
Carissimi,
leggo con interesse e ho visitato il sito linkato: spero non sia inutile precisare che "Die Zauberflöte" di Solti in disco è del 1969, come si può rilevare anche dal catalogo Decca-Philips.

Un caro saluto

Francesco

MessaggioInviato: mer 30 gen 2008, 12:34
da gustav
teo.emme ha scritto:Mi piace molto il Mozart di Solti. Devo dire però che del Così Fan Tutte e di Don Giovanni, preferisco di gran lunga le prime incisioni (rispettivamente 1973 e 1978) che le più recenti. Soprattutto per i cantanti impiegati.



Sono contento di aver sentito il vostro parere favorevole...
Del resto Mozart è un autore, credo, fondamentale per un chiunque...

Si discute di cosa sia o debba essere lo spirito mozartiano: Solti, oltre a rappresentarne un degno esempio e un sensibile conoscitore, non ha perso neanche questa volta la voglia di mostrare il suo tratto...
Il suo stile fa della forza e del brio delle virtù, e non degli espedienti per incantare il pubblico.

La discografia su Mozart è sterminata, quindi la concorrenza è altissima: a maggior ragione per un grande interprete "sfornare" una buona esecuzione che possa competere con le migliori è importante!

Infatti ogni volta che uno dei "grandi" si cimenta con autori come Mozart le aspettative si triplicano...Soprattutto in ragione di questo: riuscire a fare un lavoro che sappia dire qualcosa di nuovo, che non sia omologabile, ma che "brilli di luce propria".

Ciao a tutti... :D

MessaggioInviato: lun 11 feb 2008, 22:56
da Luca
A me Solti piace moltissimo in genere per quello che dirige (Wagner, Verdi, Strauss, Puccini, ecc). Per Mozart è chiaro che si impone per l'impostazione serrata di certe sue esecuzioni tra cui Le Nozze di Figaro con Popp, Ramey, Te Kanawa. Molto meno mi piace invece il suo Don Giovanni con Terfel, Fleming, Murray, Pertusi: lo trovo metallico e privo di sentimento. Sarà una mia impressione, ma nell'ascoltarlo ho provato molta delusione.
Se qualcuno condivide oppure mi spiega l'idea che Solti ha del Don Giovanni è ben accetto.

Salutoni, Luca.

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 0:22
da gustav
Luca ha scritto:A me Solti piace moltissimo in genere per quello che dirige (Wagner, Verdi, Strauss, Puccini, ecc). Per Mozart è chiaro che si impone per l'impostazione serrata di certe sue esecuzioni tra cui Le Nozze di Figaro con Popp, Ramey, Te Kanawa. Molto meno mi piace invece il suo Don Giovanni con Terfel, Fleming, Murray, Pertusi: lo trovo metallico e privo di sentimento. Sarà una mia impressione, ma nell'ascoltarlo ho provato molta delusione.
Se qualcuno condivide oppure mi spiega l'idea che Solti ha del Don Giovanni è ben accetto.

Salutoni, Luca.


Purtroppo non posso aiutarti perché il suo Don Giovanni mi manca...Sull " impostazione serrata delle sue esecuzioni" sto ora ascoltando la sua Carmen, e noto quanto questo aspetto del suo stile sia riconoscibile nei suoi lavori: da Wagner a Mozart...e' costantemente una vera forza della natura...

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 0:27
da Tucidide
Luca ha scritto:Molto meno mi piace invece il suo Don Giovanni con Terfel, Fleming, Murray, Pertusi: lo trovo metallico e privo di sentimento. Sarà una mia impressione, ma nell'ascoltarlo ho provato molta delusione.
Se qualcuno condivide oppure mi spiega l'idea che Solti ha del Don Giovanni è ben accetto.

Salutoni, Luca.

Concordo: quel Don Giovanni è davvero pessimo, direttorialmente parlando. Vocalmente le cose vanno meglio, ma non si può certo parlare di una grande esecuzione.
Sull'idea di Solti del Don Giovanni, credo che quell'incisione sia la classica ciambella venuta senza buco: altre prove nella stessa opera (penso ad un live degli anni 60 con Siepi e la Gencer) sono assai migliori.

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 1:00
da teo.emme
Tucidide ha scritto:quel Don Giovanni è davvero pessimo, direttorialmente parlando. Vocalmente le cose vanno meglio, ma non si può certo parlare di una grande esecuzione.
Sull'idea di Solti del Don Giovanni, credo che quell'incisione sia la classica ciambella venuta senza buco: altre prove nella stessa opera (penso ad un live degli anni 60 con Siepi e la Gencer) sono assai migliori.


Vero, ma invito ad ascoltare la precedente incisione "ufficiale" targata DECCA del '78 (Weikl, Baquier, Burrows, Moll, M. Price, Sass, Popp) è molto più interessante, come tutta la trilogia Mozart/Da Ponte è più interessante nella prima incisione che nelle sballate versioni più moderne, con cast palesemente deficitari...

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 20:47
da Luca
Una delle cose che rimprovero a Solti è il non aver inciso un'edizione di Turandot all'epoca della sua Tetralogia con la sua casa DECCA. Di tale opera pucciniana esiste un 'live' con la Golz della metà degli anni '50 che io possiedo e che è interessante. Però.......

Salutoni, Luca.

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 21:25
da MatMarazzi
Luca ha scritto:Di tale opera pucciniana esiste un 'live' con la Golz


La Goltz e la Stich-Randall!!
Strepitose entrambe!

Solti è molto meno fantasioso e stimolante di Serafin nella stessa opera.
Io a differenza tua non sento una gran mancanza di una sua Turandot.

Salutoni
Mat

MessaggioInviato: mer 13 feb 2008, 21:56
da Alberich
A me Solti - Mozart o non Mozart - è sempre parso un grande affabulatore, un narratore sempre ragionevolmente divertente, ma mai mi è parso un grande direttore, ossia uno di quelli che dice qualcosa di veramente nuovo. La sua tetralogia, per dire, è disarmante: non fa danni, racconta una storia dotata di una sua logica (ma solo narrativa), fa fare dei bellissimi suoni ai Wiener. Ma quella tetralogia la ascolto solo e unicamente per i cantanti, i quali, peraltro, avrebbero fatto cose ben più memorabili se sollecitati da altro direttore (basta pensare a Stolze...).
Questo discorso (sperando si capisca) lo ripeterei paro paro per il suo Mozart, il suo Strauss, il suo Verdi, ecc ecc.
Un saluto

MessaggioInviato: dom 17 feb 2008, 13:15
da gustav
Alberich ha scritto:A me Solti - Mozart o non Mozart - è sempre parso un grande affabulatore, un narratore sempre ragionevolmente divertente, ma mai mi è parso un grande direttore, ossia uno di quelli che dice qualcosa di veramente nuovo. La sua tetralogia, per dire, è disarmante: non fa danni, racconta una storia dotata di una sua logica (ma solo narrativa), fa fare dei bellissimi suoni ai Wiener. Ma quella tetralogia la ascolto solo e unicamente per i cantanti, i quali, peraltro, avrebbero fatto cose ben più memorabili se sollecitati da altro direttore (basta pensare a Stolze...).
Questo discorso (sperando si capisca) lo ripeterei paro paro per il suo Mozart, il suo Strauss, il suo Verdi, ecc ecc.
Un saluto



Per essere dei grandi direttori non è necessario essere esclusivamente degli innovatori...
Furtwangler, sia oggi cm allora, non veniva annoverato fra gli "innovatori"...eppure credo che i più siano d'accordo che è stato uno dei grandi!

Georg Solti

MessaggioInviato: dom 17 feb 2008, 14:12
da Alberich
Non credo che serva essere degli innovatori per dire qualcosa di nuovo.