Pagina 1 di 1

Rudolf Moralt

MessaggioInviato: mer 11 giu 2014, 14:47
da DocFlipperino
Non a caso apro oggi, anniversario della nascita di Strauss, questo nuovo topic.
Che ne pensate di questo Direttore? Nella mia modesta opinione, trovo che sia uno dei più sottovalutati "artigiani" della musica. Non un genio, forse ma non ne sono sicuro, ma un professionista dalle rare qualità.
Musicalissimo, dotato di grande fantasia, grande preparatore di orchestre (la Staatsoper è debitrice nei suoi confronti di un lavoro inestimabile), grande e instancabile "amico" dei cantanti.
Lo strovo straordinario in Mozart, ovviamente il Mozart anni '50 (soprattutto nel Ratto) e naturalmente in una incantevole Salome con la Wegner.
In Wagner mi lascia perplesso (ho ascoltato solo il Parsifal). Il cofanetto del "suo" ring attende tempi migliori per un ascolto attento.

Lo conoscete? Che ne pensate?
un "caldo" saluto
m

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: mer 11 giu 2014, 17:09
da teo.emme
A me il suo Ring piace moltissimo!

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: mer 11 giu 2014, 18:23
da VGobbi
teo.emme ha scritto:A me il suo Ring piace moltissimo!

Anche a me. Una delle piacevolissime sorprese, coadiuvato da un cast all-stars e con un Ferdinand Frantz monumentale, niente a che vedere con le prove opache che ci lascerà nei due live di Milano e Roma. Anticipa moltissimo la "neu-Bayreuth" con una cura dei dettagli direi quasi maniacale con i personaggi meno divini e più umani, direi quasi dei supereroi, se si può sintetizzare.

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: mer 11 giu 2014, 19:19
da DottorMalatesta
DocFlipperino ha scritto:Che ne pensate di questo Direttore? Nella mia modesta opinione, trovo che sia uno dei più sottovalutati "artigiani" della musica.


Lo conosco troppo poco per poter esprimere un giudizio motivato. Grazie per la stimolante segnalazione! 8) Penso però che sia doveroso usare cautela prima di bollare un direttore come "artigiano". In Strauss penso soprattutto al caso Sawallisch, direttore con minor visibilitá di altri, eppure assolutamente straordinario (e, a mio personalissimo parere, molto più interessante e personale di Solti : CoolGun : ).

Ciao!

DM

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: gio 12 giu 2014, 8:08
da DocFlipperino
Tengo a precisare che "artigiano della musica" per me è un grandissimo complimento. :D

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: gio 12 giu 2014, 8:47
da DottorMalatesta
E così, in effetti, dovrebbe essere. Anche se di solito si contrappone artigiano ad artista non si capisce bene su quali basi. Per lo meno in ambito musicale. Nelle arti figurative quello che fa la differenza è forse l´aspetto intellettuale, presente nell´artista (che lavora con la testa e la mano) e assente o meno rilevante nell´artigiano (che lavora con la mano, senza troppe pippe mentali :mrgreen: ). Dimenticandosi che, tanto per dire, Botticelli era un muratore o poco più. Un muratore che dà avvio al Rinascimento! Mica male per essere un artigiano!!! : Chessygrin :

Buona giornata!
DM

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: sab 14 giu 2014, 16:55
da pbagnoli
Amo moltissimo anch'io il Ring di Moralt, e proprio per quel lavoro di artigianato che lo porta a cercare di uscire dal Mito. Forse ancora un po' troppo presto e con interpreti ancora troppo ancorati al passato (si pensi alla tremenda Grob Prandl), ma indiscutibilmente un tentativo importante e strutturato

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: sab 14 giu 2014, 20:35
da teo.emme
pbagnoli ha scritto:....si pensi alla tremenda Grob Prandl

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: in che senso???

Re: Rudolf Moralt

MessaggioInviato: sab 14 giu 2014, 21:22
da pbagnoli
teo.emme ha scritto:
pbagnoli ha scritto:....si pensi alla tremenda Grob Prandl

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: in che senso???

Scusa, pensavo lo sapessi anche perché non è la prima volta che lo dico: mi è insopportabile.
Non mi ha fatto niente, beninteso, ma la trovo espressione di un modo di fare Wagner che - già all'epoca - era sorpassatissimo.
Vocione enorme, terribilmente pompier, nessuno scavo dei ruoli mostruosi che faceva: e dire che, anche prima di lei, a Bayreuth c'erano state Pelagie Graaf Andressen, Nanny Larsen Todsen e soprattutto Martha Fuchs che affrontavano le Isoldi e le Brunnhildi con ben altro scavo.
Sempre nell'ambito delle ben più interessanti, Germaine Lubin in Europa e Marjorie Lawrence, o Helen Traubel in America; persino la Flagstad - altra cantante per cui come sai non faccio follie - è per me infinitamente più interessante.
Lei appartiene a una schiatta di cantanti che non mi interessano, per le quali l'unica cosa che conta è l'emissione di tonnellate di voce; tipo la Buchner, per esempio.
A partire dagli Anni Cinquanta, a Bayreuth, sono arrivate la Modl e la Varnay, e tutto è cambiato di nuovo