Marco Ninci ha scritto:Cari Triboulet e Teo.emme (o Duprez o Dr. Malatesta; chi sa che gusto ci sarà a giocare con queste figurine), io, prima di proseguire sulla strada della demolizione di Herbert Von Karajan, un po' mi fermerei a riflettere. Ed ascolterei il nastro, ampiamente disponobile, dei Meistersinger eseguiti a Salzburg nel 1973 o 1974 (non ricordo bene, sono passati tanti anni). Lo ripeto; c'è di che riflettere.
Marco Ninci
Perchè non è lecito non avere stima di Karajan? io credo di sì, come di qualsiasi altro direttore, artista, persona sulla terra.
Come sarebbe lecito averne, del resto. E questo si è detto. Non sarebbe lecito non averne rispetto, semmai.
Buttata così caro Marco, si lascia intendere che i nostri giudizi su Karajan siano univoci, definitivi e, soprattutto, espressi con superficialità e senza riflessione/conoscenza della materia.
Per cominciare, non ho letto nessuna demolizione, nessuno ha detto che Karajan non sapeva dirigere, nessuno ha detto che non ha scritto le sue brave pagine di storia.
Anzi a me pare che proprio al Maestro Karajan quì come altrove si sia perdonata più di una caduta nel ridicolo, più di uno svarione, in compenso a qualità artistiche che negare sarebbe da sordi. Persino il suo estremo, nauseante e fuori luogo, fare narcisista, il culto dell'immagine, la sua attenzione tutta consumistica al marketing discografico (che tanto si critica oggi, ma ci si scorda che lui l'ha portata a diventare vero fenomeno), il suo culto del suono a tutti i costi che, a furia di distrarlo dal SENSO della musica, col tempo è divenuto l'edonismo che, col passare inevitabile degli anni, e diventato semplicemente il "marchio di fabbrica", per non dire gesto di ruffianeria verso il pubblico, il suo "gentile dispotismo" verso cantanti e solisti (che lo portò ad occuparsi, con esiti risibili, persino della regia teatrale e cinematografica) ecc ecc. Tic che facevano parte dell'uomo, e che si riflettevano nel bene e nel male nella sua musica.
Dal mio punto di vista siamo stati e siamo indulgenti, come con altri direttori non lo saremmo stati, e non lo siamo, evidentemente perchè - consapevolmente o non - il percorso artistico di Karajan ha segnato un'epoca, grazie anche ad una tecnica sopraffina.
Si può benissimo riconoscerne il merito quindi - i dischi di Karajan giocoforza li abbiamo ascoltati tutti - e non stimarlo.
Si può comunque apprezzarne il contributo storico, e scegliere di ascoltare altro. Questa posizione non presuppone necessariamente l'ignoranza o il preconcetto.
Del resto è proprio dopo aver riflettuto, letto, ascoltato (lui e gli altri), persino visto documentari, film, filmati di prove, che sono arrivato a questa conclusione (io ad esempio ero un accanito fan del maestro, un tempo). Fossero anche questi Maestri Cantori il top della discografia dell'opera, non cambiano l'opinione che ho degli altri 100 dischi di Karajan della mia collezione, nel del Karajan artista/personaggio nel complesso.
Aggiungo: leggo in giro tante di quelle demolizioni vere, pesanti, preconcette, astiose e incondizionate (a tratti gratuitamente offensive, come inviti a cambiar mestiere, ironie sottilmente dispregiative e cose simili) verso artisti che non lo meriterebbero. Leggo in giro tante mitizzazioni, esaltazioni aprioristiche, dogmatiche, finto-critiche (a tratti gratuitamente offensive, perchè io da artista mi sentirei offeso).
Un po' mi fermerei a riflettere, o meglio, inviterei queste persone a farlo.
L'appunto sulle figurine poi mi ha fatto molto sorridere
dovrebbe saperlo che ce l'hanno insegnato altri a giocare con le figurine...
Per omaggiarla, vado ad ascoltare i poemi sinfonici di Sibelius diretti dal Maestro, un esito quello, come sarà noto, non meno alto dei suoi Maestri Cantori.