Re: Toscanini
Inviato: mer 01 ago 2012, 14:04
Mi erano sfuggiti questi due interessantissimi post di Enrico.
Intanto sono sorpreso e ammirato da questa cantante, Gertrude Ribla, che non avevo mai sentito nominare.
Il suo "Pace mio Dio" (fra l'altro diretto in modo incredibile) colpisce per intensità della parola e modernità: c'è molto in comune fra la Ribla e le altre "declamatrici morbide" che Toscanini - in questa fase - prediligeva: la Bampton, la Milanov e soprattutto la Nelli.
Persino la difficoltà a smorzare il si bemolle ("invan la pace"), segno di una formazione non vocalistica, rientra nella svolta "declamatoria" che Toscanini applicò a Verdi negli anni '40.
L'intensità della parola, lo scavo essenziale e lucido nel concetto, devono prevalere addirittura sul fraseggio!
Praticamente il contraltare della rigidità ritmica.
Un approccio discutibile, per la nostra sensibilità, ma realizzato da Toscanini fu comunque illuminate, perchè ha arricchito la nostra comprensione di Verdi e delle sue sconfinate possibilità di allargamento.
Con la scelta di una cantante così per Gilda si conferma anche l'esigenza del direttore di un personaggio diverso dalla tradizione: una voce che possa lanciare bagliori all'oscurità della notte e alle esplosioni della tempesta.
Ora abbiamo la certezza che la futura scelta della Milanov non fu un "caso", nè un'esigenza di impaginazione del concerto, come qualcuno ha affermato.
Era una delle tante illuminazioni geniali e spiazzanti che rendono l'ulitmo Toscanini un momento prezioso dell'interpretazione verdiana.
Grazie infinite a Enrico, per queste esplorazioni esaltanti.
Mat
Intanto sono sorpreso e ammirato da questa cantante, Gertrude Ribla, che non avevo mai sentito nominare.
Il suo "Pace mio Dio" (fra l'altro diretto in modo incredibile) colpisce per intensità della parola e modernità: c'è molto in comune fra la Ribla e le altre "declamatrici morbide" che Toscanini - in questa fase - prediligeva: la Bampton, la Milanov e soprattutto la Nelli.
Persino la difficoltà a smorzare il si bemolle ("invan la pace"), segno di una formazione non vocalistica, rientra nella svolta "declamatoria" che Toscanini applicò a Verdi negli anni '40.
L'intensità della parola, lo scavo essenziale e lucido nel concetto, devono prevalere addirittura sul fraseggio!
Praticamente il contraltare della rigidità ritmica.
Un approccio discutibile, per la nostra sensibilità, ma realizzato da Toscanini fu comunque illuminate, perchè ha arricchito la nostra comprensione di Verdi e delle sue sconfinate possibilità di allargamento.
Con la scelta di una cantante così per Gilda si conferma anche l'esigenza del direttore di un personaggio diverso dalla tradizione: una voce che possa lanciare bagliori all'oscurità della notte e alle esplosioni della tempesta.
Ora abbiamo la certezza che la futura scelta della Milanov non fu un "caso", nè un'esigenza di impaginazione del concerto, come qualcuno ha affermato.
Era una delle tante illuminazioni geniali e spiazzanti che rendono l'ulitmo Toscanini un momento prezioso dell'interpretazione verdiana.
Grazie infinite a Enrico, per queste esplorazioni esaltanti.
Mat