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Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:14
da pbagnoli
VGobbi ha scritto:Ero davvero interessato, sopra tutto per il Wotan di Konieczny "gobbiesco", ma poi leggo che le sue vocali sono limitate alla sola "e" ... mi spiace ma questo e' una sorta di Sutherland al maschile, non Gobbi che quanto a pronuncia era e resta uno dei migliori.

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Uno dei migliori?!?
Era uno che aveva una sola vocale: la "e" bieca e strascicata.
Sai chi si ispirò a lui per la sua voce in un film?
Lei:
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Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:16
da DottorMalatesta
pbagnoli ha scritto:Non è una valutazione di merito (vocalisti :arrow: cacca; declamatori :arrow: buoni), ma semplicemente - se vuoi - una banale constatazione.
Retroguardia per retroguardia, tanto valeva proporre un Wagner belcantista.


Capisco che volevi dire. In affetti penso che un Wagner cantato da vocalisti, nel 2013, sarebbe l'incubo di ogni autentico wagneriano.
:mrgreen:

pbagnoli ha scritto:Ma, in questo momento, il direttore potenzialmente più interessante in Wagner è Esa-Pekka Salonen.
E il mio sogno proibito, in questo repertorio, è Gardiner con la sua Orchestre Révolutionnaire et Romantique


Penso di non aver mai sentito Esa-Pekka Salonen in Wagner. Ma per quello che ho ascoltato di lui, ti do piena ragione.
Gardiner... beh... perché no?

Ciao!
DM

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:21
da pbagnoli
Enrico ha scritto:...c'è ancora chi crede ne luogo comune secondo il quale il belcanto è per i vocalisti (tecnicamente e vocalmente superiori) mentre Wagner sarebbe roba per declamatori (che non hanno la tecnica giusta, che gridano, etc.).

Vecchio argomento, su queste pagine trito e ritrito.
Matteo ci aveva speso lenzuolate intere, mettendo - a mio giudizio - un punto fermo.

Non voglio riaprire queste diatribe, anche perché mi sembra inutile.
Però, in un contesto così ancien régime, non sarebbe stato male trovare una pattuglia di vocalisti old style che rifacessero un Wagner à l'italienne, come piaceva oltreoceano ai tempi che furono. Sarebbe stata una trovata magari un po' curiosa, ma meritevole di un ascolto attento.
Così, invece, solita sbobba; un po' come fare uno Scarpia berciato alla Gobbi.
Anche perché, come dicevamo prima, al di là della maggiore appropriatezza stilistica. non è che tutti i declamatori garantiscano un risultato di egual livello: una cosa è Hotter; altra roba, invece, è - si parva licet - Konieczny

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:29
da VGobbi
Due punti fermi :

- lo Scarpia di Gobbi non e' berciato.
- Hotter come Wotan e' superato.

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:34
da DottorMalatesta
Enrico ha scritto:c'è ancora chi crede ne luogo comune secondo il quale il belcanto è per i vocalisti (tecnicamente e vocalmente superiori) mentre Wagner sarebbe roba per declamatori (che non hanno la tecnica giusta, che gridano, etc.).


Beh, Enrico, direi che non esiste una tecnica "superiore" in assoluto. Ma nel belcanto i vocalisti si trovano nel loro terreno ideale. Idem per i declamatori in Wagner. E questo non mi sembra tanto un luogo comune ma una realtà...
Provato a sentire la Rysanek (o, parlando di una grandissima declamatrice perfettamente a suo agio in Strauss, Nadja Michael) come Lady Macbeth?


O, per converso, la sublime vocalista Sutherland in Wagner?


Mi sembrano due autentici fallimenti. E per giunta ti assicuro che ascoltare Wagner senza capire una parola che una è una vera sofferenza.

Ciao!
DM

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:43
da pbagnoli
VGobbi ha scritto:- Hotter come Wotan e' superato

Certo!
La Storia cammina e tutti vengono superati, se non altro dai tempi!
Questo è normale: oggi nessuno canterebbe più come Hotter, anche perché - se guardi la Storia - è un cantante eccezionalmente difficile da imitare, vuoi per caratteristiche vocali, vuoi per interpretazione. Se dovessi dire, di quelli che sono venuti dopo, non ce n'è stato uno che si sia ispirato a lui al punto da imitarne le inflessioni o... i muggiti (qualche volta capitava anche a lui).

Vorrei che fosse chiaro che la mia visione di Storia non è qualcosa che si ferma a un certo punto e poi non va oltre.
Trovo, per esempio, certe idee di McIntyre nettamente più interessanti di quelle di Hotter. E lo stesso Tomlinson mi ha dato intense soddisfazioni.
Anche sir Willard White ha un fraseggio molto intenso e commovente.
E, se devo dire, ci sono alcune frasi Dohmen e di Struckmann che difficilmente mi toglierò dalla memoria.
Questo non cambia di una virgola il peso immenso di Hotter nella storia esecutiva di Wagner in genere, e di Wotan (ma anche Hans Sachs) in particolare.
Adoro la Callas, ma - dopo certe frasi della Netrebko e della Dessay - la troverei superatissima in Violetta; e forse non sarebbe giusto.
La stessa Dessay ha aperto abissi in Manon e in Cleopatra che nemmeno ci immaginavamo.
E' bastata l'incisione di Kaufmann del monologo di Tannhauser per farmi pensare che, forse, non avevo mai ascoltato quel ruolo in vita mia. E che dire del suo Lohengrin, o del suo Werther, che sembrano annullare chiunque l'abbia preceduto? E' forse così? Certo che no: è semplicemente la Storia che ci ha proposto un modello esecutivo di eccezionale attendibilità che, un giorno, sarà superato.
E' così.

La Storia - quella vera, non quella che ci costruiamo a nostro uso e consumo - supera tutti; nessuno è punto fermo; tutti sono tappe più o meno importanti di un percorso esecutivo.

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 18:44
da Enrico
DottorMalatesta ha scritto:
Enrico ha scritto:c'è ancora chi crede ne luogo comune secondo il quale il belcanto è per i vocalisti (tecnicamente e vocalmente superiori) mentre Wagner sarebbe roba per declamatori (che non hanno la tecnica giusta, che gridano, etc.).

Beh, Enrico, direi che non esiste una tecnica "superiore" in assoluto.

Lo so, il "tecnicamente superiori" fa parte del luogo comune, così come l'idea che i belcantisti potessero "nobilitare" il declamato wagneriano (o riportarlo alla presunta "tecnica giusta" delle belle voci di una volta) o che la Caballè potesse degnarsi anche lei di "nobilitare" Santuzza e Nedda, etc., fino alla Bartoli che magati un giorno vi rivelerà l'Isolde originale (c'è il pericolo che lei e La Scintilla arrivino prima di Gardiner...), mente i declamatori, si diceva (e purtroppo molti lo dicono ancora) si devono accontentar di cantare Wagner per ripiego. Ma citavo queste idee come vecchie idee di retroguardia, non come mie convinzioni.

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: dom 09 giu 2013, 19:08
da DottorMalatesta
Enrico ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:
Enrico ha scritto:c'è ancora chi crede ne luogo comune secondo il quale il belcanto è per i vocalisti (tecnicamente e vocalmente superiori) mentre Wagner sarebbe roba per declamatori (che non hanno la tecnica giusta, che gridano, etc.).

Beh, Enrico, direi che non esiste una tecnica "superiore" in assoluto.

Lo so, il "tecnicamente superiori" fa parte del luogo comune, così come l'idea che i belcantisti potessero "nobilitare" il declamato wagneriano (o riportarlo alla presunta "tecnica giusta" delle belle voci di una volta) o che la Caballè potesse degnarsi anche lei di "nobilitare" Santuzza e Nedda, etc., fino alla Bartoli che magati un giorno vi rivelerà l'Isolde originale (c'è il pericolo che lei e La Scintilla arrivino prima di Gardiner...), mente i declamatori, si diceva (e purtroppo molti lo dicono ancora) si devono accontentar di cantare Wagner per ripiego. Ma citavo queste idee come vecchie idee di retroguardia, non come mie convinzioni.


Scusa, per un attimo solo ho pensato che ti avessero rapito gli alieni!!!
: Thumbup :
DM

P.S.: c'è chi ha della storia una visione lineare e chi ne ha una visione circolare. Io, poi, che credo alla metempsicosi... :mrgreen:

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: lun 10 giu 2013, 20:47
da teo.emme
...fermo restando che il "declamato di Bayreuth" (cosiddetto, presunto etc. etc.) rimanga un costrutto di Cosima e del suo pupillo Kniese. E' notorio che Wagner - formatosi vocalmente nella tradizione dell'opera romantica (Weber, Marschner, Spontini etc..) - dopo l'infatuazione giovanile per la Schröder-Devrient, stravedesse per la Brandt e la Lehman, non certo modelli di "declamazione" (basta ascoltare il Liebestod di quest'ultima) e sognasse che la Patti interpretasse i suoi lavori... Questo per dire che non è solo una bizzarria pensare ad un Wagner cantato non all'italiana, ma in quel che chiamate "modo vocalista"...

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: lun 10 giu 2013, 20:52
da DottorMalatesta
teo.emme ha scritto:...fermo restando che il "declamato di Bayreuth" (cosiddetto, presunto etc. etc.) rimanga un costrutto di Cosima e del suo pupillo Kniese. E' notorio che Wagner - formatosi vocalmente nella tradizione dell'opera romantica (Weber, Marschner, Spontini etc..) - dopo l'infatuazione giovanile per la Schröder-Devrient, stravedesse per la Brandt e la Lehman, non certo modelli di "declamazione" (basta ascoltare il Liebestod di quest'ultima) e sognasse che la Patti interpretasse i suoi lavori... Questo per dire che non è solo una bizzarria pensare ad un Wagner cantato non all'italiana, ma in quel che chiamate "modo vocalista"...


Caro teo.emme,
qui ci sarebbe da discutere... : Thumbup :
Mi riprometto di farlo quando avrò un po' più di tempo (anche per dare una risposta documenti alla mano).
Ciao,
DM

Re: Marek Janowski

MessaggioInviato: gio 15 ago 2013, 18:27
da pbagnoli
Mi è arrivata la Walkure del ciclo di Janowski in corso di realizzazione. Ci saranno molte cose da dire in corso di recensione (oggi ne sto facendo un'altra), ma il "Perché?" più rilevante riguarda soprattutto il tremendo Wotan di Tomasz Konieczny.
Da dove l'hanno tirato fuori?
Eccolo come Melitone (!) in una produzione della Staatsoper dell'anno scorso (credo sia la regia di Pountney di qualche anno fa):

Io lo trovo inascoltabile in un ruolo di comprimariato; vi lascio immaginare quanti danni possa fare in uno dei ruoli più carismatici ideati da Wagner, che per di più è il perno intorno cui ruota tutta la vicenda.