Opera Disc

(...) Il mio collega co-moderatore a Merano ha meno caldo di me che sono a Milano e quindi sono meno tollerante.
Non permetterti mai più - e sottolineo mai più - una frase del genere verso uno dei nostri ospiti! Chiunque esso sia.
Si può essere più o meno d'accordo con le opinioni altrui. Ma frasi del genere non saranno più tollerate.

Evitiamo poi l'utilizzo di cognomi, professioni e informazioni su altri.
Che sia molto chiaro!
Altrimenti sarai tu che non "scodinzolerai " più qui dentro.

Una serena giornata a tutti.
Marco

Decisione giusta e ineccepibile. Operadisc è un luogo di rispetto. Punto.

DM

DottorMalatesta ha scritto:Decisione giusta e ineccepibile. Operadisc è un luogo di rispetto. Punto.

Ineccepibile, d'altronde purtroppo non sempre viene rispettata. Non è comunque il caso di questo forum.

Tornando a tema su Currentzis, se è vero quanto affermato da teo.emme, davvero si riempirebbe di ridicolo, ma non sarebbe certo il primo personaggio che a parole dice una cosa, ma nella pratica fa tutt'altro.

VGobbi ha scritto:

DottorMalatesta ha scritto:Decisione giusta e ineccepibile. Operadisc è un luogo di rispetto. Punto.

Ineccepibile, d'altronde purtroppo non sempre viene rispettata. Non è comunque il caso di questo forum.

Tornando a tema su Currentzis, se è vero quanto affermato da teo.emme, davvero si riempirebbe di ridicolo, ma non sarebbe certo il primo personaggio che a parole dice una cosa, ma nella pratica fa tutt'altro.

E' questa la cosa davvero ridicola: vai a leggere l'intervista sul sito di Repubblica... Dai! ..come si fa a credere alla genuinità di un tale che sputa retorica barricadiera contro la commercializzazione della musica, che si ispira al cinema indipendente e a vagheggiamenti mistici, che si scaglia contro il "chocoMozart per turisti" e poi va a Salisburgo (regno delle majors che campa su quei turisti), al Festival sponsorizzato dalla Rolex, incide per la Sony e firma gadget di lusso. Dice "ho bisogno di lavorare con i rivoluzionari, con gli artisti che vengono dalle barricate, animati dal più genuino spirito romantico" e poi produce questo: https://www.blendofmarvels.com/collecti ... ra-edition

Ahahah ... in effetti!

Temo che qualcosa le sfugga sulla gravità del suo comportamento.
Temo anche, Signor (...), che lei confonda fanatismo e buona educazione.

Ora Le evito anche la fatica di pensare se uscire o meno dal Forum e la accompagno direttamente io alla porta.

Marco

Segnalo, per quel che vale, l'entusiastica recensione della "Clemenza" di Salisbrugo su "Le Monde" di oggi (un edicola domani).
Malatesta, non sei solo!

AM

mattioli ha scritto:Segnalo, per quel che vale, l'entusiastica recensione della "Clemenza" di Salisbrugo su "Le Monde" di oggi (un edicola domani).
Malatesta, non sei solo!

AM

Io ho ascoltato per radio e forse per apprezzare uno spettacolo del genere bisognava essere a teatro: naturalmente passando sopra al guazzabuglio musicale assemblato da direttore e regista che, evidentemente, non "credono" al valore della Clemenza (sarebbe come fare un Macbeth tagliando l'aria di Banquo, aggiungendo il "Va Pensiero", il Lacrimosa e l'Ingemisco, l'ouverture della Forza prima del finale e chiudere tutto con il Te Deum dei 4 Pezzi Sacri). Certo che l'ascolto mi fa rabbia perché una sinfonia così brillante e travolgente mi è capitato poche volte di sentirla (questo mi irrita tanto di Currentzis, perché di talento ne ha eccome)

teo.emme ha scritto:

mattioli ha scritto:Segnalo, per quel che vale, l'entusiastica recensione della "Clemenza" di Salisbrugo su "Le Monde" di oggi (un edicola domani).
Malatesta, non sei solo!

AM

Io ho ascoltato per radio e forse per apprezzare uno spettacolo del genere bisognava essere a teatro: naturalmente passando sopra al guazzabuglio musicale assemblato da direttore e regista che, evidentemente, non "credono" al valore della Clemenza (sarebbe come fare un Macbeth tagliando l'aria di Banquo, aggiungendo il "Va Pensiero", il Lacrimosa e l'Ingemisco, l'ouverture della Forza prima del finale e chiudere tutto con il Te Deum dei 4 Pezzi Sacri). Certo che l'ascolto mi fa rabbia perché una sinfonia così brillante e travolgente mi è capitato poche volte di sentirla (questo mi irrita tanto di Currentzis, perché di talento ne ha eccome)

Ah, ma come recensore ho molta più fiducia in te che nella Marie-Aude Roux.
Ma anche in Malatesta (il nostro Malatesta).
Confuso, smarrito...
Beh, aspetto di vedere lo spettacolo, il 17.
Ciao

AM

Aida a Salisburgo

http://www.operadisc.com/vis_tutto_backstage.php?idback=180

Vista ieri in TV: un'Aida stupenda, a mio avviso (e non sono uno che si scioglie facilmente ).
Su Muti concordo in pieno con la recensione in hp: più intimista che nell'incisione di oltre quarant'anni fa, mantiene tempi spediti, ma senza quel senso di ossessione ritmica che, seppur elettrizzante, a volte rendeva difficile la vita ai cantanti. Contiene il volume dell'orchestra negli assieme e non risulta mai bandistico e volgare, anche in momenti in cui in passato si era fatto un po' prendere la mano (vedi Trionfo). Insomma, una direzione rivelatoria e sorprendente!
Netrebko per me ancor più sorprendente: bravissima, senza se e senza ma, e lo dico io che spesso non ho apprezzato il suo canto. Ma ieri è stata eccezionale per tutta la serata, di volta in volta languida, fremente, energica, senza un cedimento, con una voce di bellezza incantevole, omogenea per tutta la tessitura, sicura in acuto come in basso, mai volgare o epidermica. Davvero una prova da 10 in pagella.
Meli invece mostra i soliti problemi in acuto, le solite tensioni e la solita emissione fibrosa, ma rispetto ad altre volte il sostegno del fiato gli consente di non oscillare come un tenore a fine carriera. Il timbro è sempre bellissimo e lodevoli sono le intenzioni (anche se il si bemolle di "Celeste Aida" in pianissimo gli è andato di traverso... ); nel complesso prova sufficiente ma non molto di più.
Semenchuk alterna: anonima ma corretta nel primo atto, brava nel secondo atto, complice una Netrebko eccellente, maluccio nel terzo (dove invece Meli si è disimpegnato piuttosto bene), in cui ha rovinato un po' l'effetto catartico dei violini di Muti nel finale berciando dei "Pace" gutturali e volgari.
L'allestimento era una bella scenografia moderna e una regia quasi assente (solite occhiatacce dei cantanti, ghigni sardonici, svenevolezze eccetera...). Ma ieri sono bastati Muti e Netrebko per fare di quest'Aida un'esecuzione eccellente.

Sul Corsera di oggi, c'è un articolo-intervista a Currentzis. Si parla di produrre un Ring con la regia di Sorrentino nel 2020 a Baden-Baden, con una sostanziale novità, ovverossia un Ring al rovescio, a ritroso partendo da Gottedammerung

Tucidide ha scritto:ma senza quel senso di ossessione ritmica che, seppur elettrizzante, a volte rendeva difficile la vita ai cantanti.

D´accordo in te su tutto (in particolare sulla valutazione della Netrebko, qui davvero gigantesca), tranne che su questo punto. La "gabbia ritmica" che costruisce attorno ai cantanti, anche se attenuata da una miniera di colori e sfumature (dirige pur sempre i Wiener!) io continuo a sentirla (e continua a non convincermi del tutto). L´ho scritto anche su FB: ogni volta che ascolto Muti in Verdi mi sembra di sentire un Toscanini in technicolor...

DM

P.S.: A proposito: ben ritrovato!

Sempre sul Corsera, smentita ufficiale di Sorrentino sul progetto del nuovo Ring con Currentzis, che per inciso non si sono neanche mai incontrati.

VGobbi ha scritto:Sempre sul Corsera, smentita ufficiale di Sorrentino sul progetto del nuovo Ring con Currentzis, che per inciso non si sono neanche mai incontrati.

Beh... sono certo che Sorrentino avrebbe realizzato un gran bel Rheingold. E lo avrebbe chiamato "The young Wotan"

DM