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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Tucidide » mer 14 gen 2009, 13:53

Maugham ha scritto:Il video d'opera non è un ibrido.
E' una naturale e splendida evoluzione di un mezzo -per ragioni tecniche, limitato- come il disco.

Certo, hai ragione, ma, come dicevo in un messaggio precedente, l'unico occhio che rende davvero la sensazione di essere a teatro è quello di una telecamera fissa, che prenda tutto il palco e non si muova.
Un'inquadratura tende sempr a privilegiare un certo punto di vista, un certo sguardo, una certa scena. E forse cambia anche la tecnica di recitazione. Un cantante che sa che verrà ripreso in video adotterà una mimica da attore di cinema, più che di prosa, privilegiando sguardi, piccoli gesti, che in teatro magari non rendono come una mimica più spiccatamente teatrale.
Anche a livello vocale, mi pare di assistere al giorno d'oggi a vocalità che privilegiano effetti e colori che in teatro, specie se grande, non sono in fin dei conti ben spendibili o non pagano come in video.
Ultima modifica di Tucidide il sab 14 feb 2009, 11:34, modificato 2 volte in totale.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Maugham » gio 15 gen 2009, 11:52

Tucidide ha scritto:L'unico occhio "neutro" sarebbe una telecamera fissa che riprendesse tutto il palcoscenico e non si spostasse mai. Altrimenti, ogni singola azione della telecamera costituisce atto esegetico.


Tucidide ha scritto:Come dicevo in un messaggio precedente, l'unico occhio che rende davvero la sensazione di essere a teatro è quello di una telecamera fissa, che prenda tutto il palco e non si muova.


Mi sono permesso di quotare le due frasi.
Nel primo usi il termine "occhio neutro". Ovvero fai un discorso di carattere, se vuoi, filologico.
Ti poni dal punto di vista del creatore (in questo caso il regista, ma non solo)
Nel secondo abbandoni l'aggettivo "neutro" e parli di "occhio che renda la sensazione di essere a teatro".
Ovvero ti poni dal punto di vista dello spettatore.
Sono due riflessioni leggermente diverse.
Sono sovrapponibili unicamente se si parte dal presupposto che la tecnologia -nel campo del teatro d'opera- "serva" esclusivamente a creare una fotografia il più esatta possibile del reale. E che creatore e spettatore vogliano la stessa cosa.
In pratica: il creatore non vuole che la sua creazione venga alterata nè in meglio nè in peggio.
Lo spettatore vuole... praticamente la stessa cosa.
Sono invece molto diverse se consideriamo la tecnologia un qualcosa che si sovrappone (un segno nuovo, come perfettamente diceva Mat) su un altro qualcosa.
Arricchendolo o sminuendolo a seconda delle competenze di chi è chiamato a gestirla, si capisce.
Può sembrare una questione di lana caprina. Ma non lo è.
Togliamoci un attimo dal video e passiamo all'audio.
Questi argomenti, nel ventennio 50/70 furono oggetto di discussioni e schieramenti.
Walter Legge (producer Emi) sosteneva - e l'ha scritto- che il disco avesse fini esclusivamente conservativi. Ovvero preservare e consegnare ai posteri una fotografia sonora di esecuzioni che altrimenti sarebbero sparite nella polvere dei ricordi.
La sua celebre, pachidermica lentezza nell'accettare le nuove tecnologie (leggi stereofonia) non nasceva solo, come alcuni sostengono, da miopia.
Era anche frutto di una ben precisa poetica.
Lo splendido, ricchissimo, dettagliato suono monaurale degli EMI anni Cinquanta (assolutamente imparagonabile a quello di altre case) era, per lui, lo strumento migliore per perseguire questo scopo di restituzione oggettiva e conservazione di capolavori.
Scopo ovviamente solo teorico. Il fatto stesso di operare lui il montaggio e la scelta dei takes (come nella Tosca-De Sabata) lo rendeva, suo malgrado, "segno" invasivo. :)
Al polo opposto si collocava l'homo novus, John Culshaw, producer di alcune delle più celebri (tanto per dirne una, il Ring di Solti) registrazioni operistiche Decca.
Il disco, per lui, era qualcosa d'altro rispetto all'ascolto dal vivo. Certo, da lì si partiva, naturalmente, ma la tecnologia ne doveva potenziare il portato. Il famoso marchio "sonicstage" che appariva sui vecchi box operistici Decca ne era il simbolo.
Il "Decca sound" era ed è spettacolare: il fronte stereofonico usato in tutta la sua larghezza, il dettaglio strumentale portato in evidenza con accorte microfonazioni, le dinamiche amplissime, la profondità di campo, i rumori di scena ricreati con suggestiva sapienza ancora oggi fanno effetto.
Con la tecnologia, così scrive, si potevano raggiungere risultati sonori impensabili in un normale ascolto teatrale.
La presenza del producer però era invasiva mica da ridere....
Molti critici accusarono di "falsità" le registrazioni Decca.
Altri invece salutarono quell'uso così spregiudicato, spettacolare, estremo della stereofonia come l'alba di una nuova era e di un nuovo tipo di ascolto diverso e altrettanto valido quanto quello dal vivo.
Quello domestico.
Vedi, sono argomenti che ritornano e che testimoniano (se mai ce ne fosse bisgono) le mille prospettive, evoluzioni, cambiamenti che contraddistinguono la nostra passione.
E adesso mi fermo altrimenti parte un'altra lenzuolata notturna.
:D WSM
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » dom 18 gen 2009, 21:07

Vi propongo qui le mie riflessioni sul PArsifal di Bayreuth del 1970
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda VGobbi » lun 19 gen 2009, 20:11

pbagnoli ha scritto:Vi propongo qui le mie riflessioni sul PArsifal di Bayreuth del 1970

Ottima scelta. Appena ne avro' tempo, leggero' con calma. Ti dico fin d'ora che non son mai riuscito a capacitarmi della scelta di Ridderbusch nei panni di Titurel, anziche' in quelli di Guernemanz!!!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » sab 24 gen 2009, 14:44

Filate subito in home!
Nella sezione Backstage trovate il primo articolo di una nuova, raffinatissima collaboratrice, la brava e simpatica Adriana Guglielmini, che ringrazio pubblicamente sul forum.
Scrive con molto garbo, ma anche con rigore e precisione.
Godetevelo, perché è un gran bell'articolo che fa onore a quella pagina Backstage che non ha riscontri in nessun sito Internet di opera lirica!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Tucidide » sab 14 feb 2009, 11:36

http://www.nytimes.com/2009/02/15/arts/ ... 5waki.html

Si era parlato poco sopra dell'evoluzione della fruizione del teatro d'opera con l'avvento del formato audio-video.
Ho trovato un articolo del NY TImes in cui se ne parla.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » mar 10 mar 2009, 20:04

Prosegue il lavoro di revisione delle registrazioni storiche.
In home c'è la recensione di una celeberrima Aida.
Adesso qualcuno mi sbranerà... :D
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Tucidide » mer 11 mar 2009, 0:03

pbagnoli ha scritto:Prosegue il lavoro di revisione delle registrazioni storiche.
In home c'è la recensione di una celeberrima Aida.
Adesso qualcuno mi sbranerà... :D

Ma no, Pietro... complessivamente mi trovi d'accordo, anche se dal mio punto di vista cedo volentieri al fascino delle strgonerie vocali della Caballé.
Piuttosto, confesso la mia ammirazione per la direzione di Harnoncourt di Aida, che trovo nel suo complesso straordinaria, anche nella Marcia trionfale.
Prego credere: mi piace molto anche la direzione di Muti, ma non trovo che l'una escluda l'altra, come il sibilo marazziano :wink: :D documentato dalla tua recensione parrebbe sottintendere.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Scudo » dom 15 mar 2009, 22:27

pbagnoli ha scritto:Non è il momento di false modestie: in questo momento, in Italia, non ci sono altri siti che possano mettere in campo articoli di questo genere. Nessuno. In questo, Operadisc ha una sua unicità che la accomuna ai più grandi siti internazionali per l'elevata qualità dei contenuti che, come vedete, non comprendono MAI gli insulti ottusi e patetici alla realtà esecutiva contemporanea come unico – ripeto: unico – valore messo in campo, allo scopo di ottenere la captatio benevolentiae di chi è non riesce a vedere più in là del proprio naso. Questo articolo, invece, è frutto di una profonda conoscenza della materia, di una ricerca attenta e costante e di un'intelligenza acuta e provocatoria: col che, ci lasciamo alle spalle le tragiche puttanate di chi pensa solo al canto stilizzato come unico valore per le interpretazioni wagneriane


Si racconta che, agonizzante e nonagenaria, Pauline Viardot ripetesse la parola "Norma".
Il personaggio che era stato l'unico fiasco della sua trionfale carriera.

Tu, fin d'ora, ripeti con il corriere che nominar non osi le peculiarità della morente e nonagenaria diva.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » dom 15 mar 2009, 22:39

Scudo ha scritto: Si racconta che, agonizzante e nonagenaria, Pauline Viardot ripetesse la parola "Norma".
Il personaggio che era stato l'unico fiasco della sua trionfale carriera.
Tu, fin d'ora, ripeti con il corriere che nominar non osi le peculiarità della morente e nonagenaria diva.


Non so di che corriere parli, scudo: io sto parlando di siti internet, le uniche realtà che prendo in considerazione a paragone.
Non si mette a paragone il "National Geographic" o il "New England Journal of Medecine" con "Geppo" o "Tiramolla".
Siamo proprio su altri pianeti, credimi. :D
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda MatMarazzi » dom 15 mar 2009, 23:51

Scudo ha scritto:Si racconta che, agonizzante e nonagenaria, Pauline Viardot ripetesse la parola "Norma".
Il personaggio che era stato l'unico fiasco della sua trionfale carriera.

Tu, fin d'ora, ripeti con il corriere che nominar non osi le peculiarità della morente e nonagenaria diva.


:D :D :D
Be' Scudo, a me la battuta sulla Viardot è piaciuta moltissimo.
La trovo arguta, colta e spiritosa.
...E la trovo persino un po' giusta! :wink:

Il mio caro amico Pietro (che per inciso non dovrebbe prendere i miei pezzi da forum e trasferirli in home page, ovviamente senza dirmi nulla, strappandoli dal contesto dialettico che dava loro senso!) l'amico Pietro, dicevo, ha due piccoli difettucci dai quali mi dissocio. E lui lo sa.

1) LODARSI, lodare Operadisc, lodare chi ci scrive.
2) rimproverare gli altri (chiunque essi siano) di varie malefatte.

Ora, io posso condividere nel merito molti degli auto-elogi che Pietro rivolge a Operadisc (specie se riguardano me 8) ); condivido decisamente quasi tutte le critiche che rivolge a certi ... (come ha detto Arruga? ah, sì) Bla-bla-blog:
eppure trovo - sia detto una volta per tutte - che entrambe le cose siano di un gran cattivo gusto, specie in un editoriale.

Se non fosse impulsivo come un acciarino spagnolo - a immagine del Gioanin Bungée di Carlo Porta - il mio amico Bagnoli sarebbe il primo a riconoscere che gli elogi a Operadisc devono venire da chi ci legge, non da noi stessi.
E che il riferimento ad ...altri siti (come direbbe Dulcamara) andrebbe fatto solo a fronte di tematiche precise, sulle quali sia possibile aprire un diabattito, come già facciamo per la stampa. Non dovrebbero essere solo ed esclusivamente attacchi di metodo.

L'unica cosa che mi permetto di farti notare, Scudo, è anche il Blog a cui si fa riferimento è solito citare ossessivamente Operadisc, e in modo ben più scomposto di quanto non si faccia qui.
Quando non sono d'accordo con noi, ci indirizzano sarcasmi, aggressioni, insulti isterici (una volta fummo accusati di essere "vergognosi" perché avevamo scritto qualche pagina finalmente documentata e seria su Cosima Wagner).
Quando invece sono d'accordo (il che capita loro sorprendentemente spesso) ci citano in modo ancora più appassionato; ti potrei preparare un volume sugli scopiazzamenti di ogni tipo che ho letto in quel Blog, nei concetti, nei riferimenti storici, persino nel lessico e in quella terminologia che - a torto o a ragione - noi di Operadisc abbiamo introdotto, spesso inventandocela.

Ciò non toglie che anche io, come te, preferirei che Pietro-Pauline non parlasse più di Norma.
Fra l'altro le critiche, i lazzi e le battute che quel Blog va raccogliendo in tutto il net sono già più che sufficienti e non mi pare richiedano anche il nostro contributo.

Salutoni,
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Pruun » dom 15 mar 2009, 23:54

pbagnoli ha scritto:Non so di che corriere parli, scudo: io sto parlando di siti internet, le uniche realtà che prendo in considerazione a paragone.
Non si mette a paragone il "National Geographic" o il "New England Journal of Medecine" con "Geppo" o "Tiramolla".
Siamo proprio su altri pianeti, credimi. :D


Però, scusami Pietro, su questo non sono d'accordo. Non parlo del blog in questione, che peraltro leggo per quanto lo trovi a volte troppo estremista, ma in generale del concetto di blog: per chi sa 'scegliere' anche tra i blog si trovano ottime sorprese e non farei un discorso così estremista. :wink:
Ovviamente è un discorso astratto: non discuto il valore di nessun sito (tantomeno OD) o blog... semplicemente non sono d'accordo con l'equazione sito=determinato livello di contenuti, blog=livello inferiore.
Orrenda orrenda pace
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » lun 16 mar 2009, 19:24

Mi scuso con Matteo, ovviamente: ho eliminato l'editoriale che avevo ricavato dal suo post che tanto mi era piaciuto.
Perché l'avevo fatto? Semplice, perché è bello, scritto bene (come tutto quello che scrive Matteo) e perché una cosa bella e scritta bene sta bene sulla vetrina di un sito.
A me sembrava un'equazione tanto semplice da non richiedere ulteriori spiegazioni, ma così evidentemente non era, tant'è vero che il diretto interessato si è incazzato con me a tal punto da tartassarmi di mail, sms e private messaging sino a che, preso da sfinimento, oggi l'ho tolto. Non ne sono contento, ma rispetto la volontà di Matteo che, ovviamente, è colui che ha scritto il tutto e ha tutti i diritti di sceglierne la destinazione che ritiene più opportuna.
Nella mia testa, ovviamente, c'è anche l'idea che si possano ricavare articoli dai post sul forum di un personaggio che è talmente perfezionista (volevo dire ossessivo, ma poi mi sono tirato indietro) da regalare al suo amico un numero talmente esiguo di articoli da prenderlo per sfinimento: come dire, se tu mi fai 4-5 articoli all'anno, io mi accontento di riadattare i tuoi post più belli per trasformarli in articoli.
Ma non va bene, per cui obbedisco. Obtorto collo, ovviamente.

Ciò che invece non mi vede concorde - e mi dispiace - sono le seguenti cose:
a) che io non possa lodare un mio amico se scrive una cosa a mio giudizio molto bella. Si leggono veramente cose innominabili, su Internet: e non sto facendo riferimenti specifici, preferisco specificarlo visto che poi vengo anche minacciato di querele e non ho tempo da perdere per difendermi su queste cavolate. Per una volta che si legge qualcosa di bello, che per di più - puta caso - compare sul sito che abbiamo fondato e per il quale ci stiamo sbattendo non poco, visto che diciamo cose che in Italia ancora non sono precisamente pane di tutti i giorni, trovo doveroso farlo notare. Lo fanno tutti: non vedo perché non debba farllo anch'io. La pubblicità è l'anima del commercio o, se vuoi, il fine giustifica i mezzi. E che cavolo! :evil:
b) che si possa accettare supinamente il fatto che gli altri, da qualunque pulpito essi parlino, e a qualsiasi titolo lo facciano, possano dire tutto quello che vogliono senza che nessuno faccia il contraddittorio perché non fa fine. Io non sono fine: io sono un troglodita, lo sono sempre stato e lo sarò sempre. Non nomino direttamente i destinatari, anche perché altrimenti mi minacciano di querele, ma almeno potrò replicare se qualcuno - lo stesso che mi ha minacciato, per capirci - ci dice che siamo "vergognosi" ( io invece non dovrei fare querele, no?... ) perché, in un articolo splendido di Maugham, rivediamo la figura di Cosima alla luce di dati di fatto storici e non di cazzate di nostra invenzione. Siamo o non siamo convinti delle cose che diciamo? E allora, a che titolo dobbiamo tacere? Perché fa fine e non impegna? Tu sei fine e io no: meno male che, fra gli Amministratori, esiste una diversità strutturale
c) Gabriele, non ce l'ho genericamente coi blog: io stesso ho un blog (scommetto che non lo sapevi! ), di cui sono abbastanza orgoglioso :mrgreen: , e nel quale NON parlo di opera lirica. Dico solo che c'è una differenza fra un sito internet strutturato, con contenuti editoriali precisi, e un blog in cui finiscono pensieri in libertà. Mi spiace, ma pur consapevole che - come diceva De Andrè - dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, sono molto geloso del nostro sito internet, cui dedico un impegno ben diverso rispetto a quello del blog. Sarò classista, ma non paragonerei mai il nostro sito a un blog

Ecco tutto.
E adesso, caro Ciccionazzo, sarà meglio che tu mi dia subito quell'articolo che sai, altrimenti tiro fuori tutti i tuoi post dal Forum e li schiaffo in home! :evil:
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda VGobbi » lun 16 mar 2009, 23:13

pbagnoli ha scritto:E adesso, caro Ciccionazzo, sarà meglio che tu mi dia subito quell'articolo che sai, altrimenti tiro fuori tutti i tuoi post dal Forum e li schiaffo in home! :evil:

E cosa aspetti a farlo? :mrgreen:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Tucidide » lun 16 mar 2009, 23:14

pbagnoli ha scritto:Mi scuso con Matteo, ovviamente: ho eliminato l'editoriale che avevo ricavato dal suo post che tanto mi era piaciuto.
Perché l'avevo fatto? Semplice, perché è bello, scritto bene (come tutto quello che scrive Matteo) e perché una cosa bella e scritta bene sta bene sulla vetrina di un sito.
A me sembrava un'equazione tanto semplice da non richiedere ulteriori spiegazioni, ma così evidentemente non era, tant'è vero che il diretto interessato si è incazzato con me a tal punto da tartassarmi di mail, sms e private messaging sino a che, preso da sfinimento, oggi l'ho tolto. Non ne sono contento, ma rispetto la volontà di Matteo che, ovviamente, è colui che ha scritto il tutto e ha tutti i diritti di sceglierne la destinazione che ritiene più opportuna.

Propongo allora di segnalare la discussione sulla prima pagina del sito (con debito link): potrebbe essere una soluzione.
Quanto a me, leggo avidamente questa splendida disquisizione wagneriana, ma non vi partecipo per manifesta ignoranza dell'argomento :oops: .
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