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Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: mer 21 mag 2014, 17:40
da DottorMalatesta
pbagnoli ha scritto:1) se il personaggio è cresciuto intorno alla vocalità di Tamagno, vuol dire che è cresciuto intorno a un tenore che aveva in repertorio Raul degli Ugonotti e Arnold. Quindi, era un erede della tradizione Nourrit. I brani che ci sono rimasti di Tamagno testimoniano - nonostante la precarietà, l'età avanzata e i problemi di salute - una voce squillante e haute-contre. Niente a che vedere con i catramoni scuri cui siamo abituati


Pienamente d'accordo, ne abbiamo parlato più volte. Tamagno nella sua eredità vocale (tecnica e stilistica) mi sembra rifarsi comunque più a Duprez che a Nourrit. Fermo restando che né di Nourrit né di Duprez possediamo alcuna documentazione audio :mrgreen:
Abbiamo però testimonianza del "nano" Escalais (mattioli, ci sei? : Sailor : ), che di Duprez fu allievo e che, interessante!, fu definito "il Tamagno francese": vocalità argentea, acuti squillanti, stentorei e penetranti, e un certo qual superficiale autocompiacimento per l'acuto sparato.
Le affinità tra i due sono infinitamente maggiori che tra uno dei due e Del Monaco

Tamagno:


Escalais:


Quanto alla vocalità di Nourrit, fermo restando l'aspetto intellettuale del personaggio (e i suoi contorcimenti nevrotici) che lo pongono agli antipodi dello "spaccone" Duprez (Berlioz lo massacra ne Les Soirées de l'orchestre), recentemente mi sono imbattuto in un saggio di Beghelli che mi ha letteralmente aperto un mondo.

http://www.muspe.unibo.it/fileadmin/use ... tto_01.pdf

E' un saggio che vale la pena leggere se non altro perché ribalta tutta una lunga, lunghissima tradizione critica. Beghelli di fatto demolisce l'idea comune secondo la quale Nourrit e i tenori (e baritenori) prima dell'avvento di Duprez e del suo "urlo di cappone sgozzato" emettessero acuti in falsetto rinforzato (o falsettone) inteso come lo intendiamo comunemente.
Altrove organizzano sedute spiritiche evocando i grandi Numi tutelari del gran canto che svelano i loro segreti comunicando tramite la tavola Ouija (beati loro!). Qui da noi tentiamo, molto più modestamente, un approccio storicistico e documentario.

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: gio 22 mag 2014, 12:01
da DocFlipperino
grazie francesco, sempre ricco di spunti geniali e interessanti..

resta sempre il dubbio del perchè nessuno, o quasi, abbia più voluto tentare questo approccio.
carenze vocali? incongruità tra una certa vocalità e il volume orchestrale (non dimentichiamoci che anche un fuoriclasse come Kunde nel II e III atto gonfia i centri in modo spropositato arrivando al IV afono).
Oppure semplicemente la tipica sindrome del pene piccolo, così diffusa tra i tenori? : Chessygrin :

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: gio 22 mag 2014, 17:14
da pbagnoli
Credo sia un insieme di tutte le cose:
:arrow: il gusto del pubblico è sovrano: il modello Duprez - e successive evoluzioni - è piaciuto di più: Arnold e Raoul appartengono ancora al mondo Nourrit; Otello è pensato per un tenore che - pur continuando quella gloriosa tradizione - la vedeva da un'ottica Duprez. Non vorrei approfondire questo discorso, perché lo abbiamo già approfondito millanta volte, ma credo che un Otello alternativo sarebbe stato quello di Chris Merritt, con la sua impostazione-Nozzari. E' vero: è un ambito culturale diverso, ma con i centri scuri e baritonaleggianti e gli acuti in haute-contre avrebbe soddisfatto entrambe le esigenze. Invece abbiamo tenori che stanno bene al centro, ma che quando devono salire è un disastro, proprio perché partono da un baricentro troppo basso. Non tutti sono Del Monaco; e nemmeno Kaufmann, per il quale - comunque - già il si bemolle sta diventando un problema
:arrow: i tenori tedeschi fra gli Anni Trenta e Quaranta hanno proposto un modello esecutivo problematico, ma sombre e vocalmente affascinante
:arrow: Del Monaco se ne è appropriato con autorità vocale e ha rielaborato la materia con una forza incredibile, imponendo il modello in ogni angolo del pianeta. E' un modello che ha affascinato il pubblico ma che era terribilmente legato al proponente: e non sembra se ne sia accorto nessuno, almeno a giudicare dai pessimi risultati di chi vi si è accostato cercando di imitarlo senza avere i mezzi dell'originale, unico e inimitabile
:arrow: secondo me molti hanno creduto impropriamente che il Moro debba avere la voce scura, baritonaleggiante.

... sulla sindromedelpenepiccolo di pertinenza tenorile non vorrei esprimermi, dato che faccio il cerusico. Lascerei quindi la penna all'amico Malatesta, più avvezzo di me al Sistema Nervoso Centrale :lol:

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: gio 22 mag 2014, 18:50
da DottorMalatesta
Grande Pietro! Sono davvero molto d'accordo!!!
Il caso Otello è emblematico di come una grande, grandissima personalità (Del Monaco) sia riuscita a mutare fisionomia al personaggio creato dall'autore (l'Otello-Tamagno di Verdi).

pbagnoli ha scritto:... sulla sindromedelpenepiccolo di pertinenza tenorile non vorrei esprimermi, dato che faccio il cerusico. Lascerei quindi la penna all'amico Malatesta, più avvezzo di me al Sistema Nervoso Centrale :lol:


Ehi, un attimo!!! E io che c'entro? Io sono un ne-urologo, non un urologo!!! Anch'io, come l'urologo, mi occupo di teste. Ma di un altro tipo...
:mrgreen:

Oooops, corro ad autocensurarmi! : Doctor :

DM

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: gio 22 mag 2014, 20:56
da marika
:shock: :shock: :shock:

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: lun 26 mag 2014, 0:39
da pasquale
dott.Malatesta ...sei forte ..comunque siccome da un altra parte ti chiami Duprez ..capisco il tuo sarcasmo :D :wink:

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: lun 26 mag 2014, 8:32
da DottorMalatesta
pasquale ha scritto:dott.Malatesta ...sei forte ..comunque siccome da un altra parte ti chiami Duprez ..capisco il tuo sarcasmo :D :wink:


Ciao pasquale,
No, duprez non sono io. E non frequento altri forum operistici oltre a questo : Thumbup :
Comunque chi si fa chiamare Duprez dimostra nei suoi scritti qui e altrove di essere persona competente e preparata, una vera testa pensante mai asservita al pensiero dominante. Guai se non ci fosse! 8)
Un caro saluto,
Francesco - DM

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: sab 31 mag 2014, 15:19
da pbagnoli
Per la serie "I Grandi Classici", ecco una Elektra leggendaria con cui tutti ci siamo confrontati!

Re: Nuova rubrica: i Grandi Classici di Operadisc

MessaggioInviato: sab 31 mag 2014, 15:34
da Valentina
pbagnoli ha scritto:Per la serie "I Grandi Classici", ecco una Elektra leggendaria con cui tutti ci siamo confrontati!


Incuriosita la sto ascoltando ora... É davvero un'interpretazione bellissima e potente... Non può non toccarti l'anima...
Davvero bravissima la Varnay nel trasmettere tutto il dolore sordo che vive la protagonista, inquietante, potente, profondo il modo in cui fa sentire che la vendetta é l'unico scopo della sua esistenza ormai... Bravissima!
Il confronto tra Elektra e Klythaemnestra é molto bello... É come un duello tra le due... Ed entrambe si difendono benissimo!
Procedo nell'ascolto e a curiosare su internet sul tema: sono proprio una curiosona!!!! : Chessygrin :