Opera Disc

Buongiorno a tutti con un Fenomeno dei nostri tempi:

Molto brava e precisa anche se il volume della voce non è notevole (non so se dipenda dalla registrazione). Però Haendel nella sua grandezza escogita delle arie da sesto grado: accidenti quanto è difficile! Scale, scalette, cadenze e cadenzine.

Buona giornata e grazie della proposta.
Luca.

Guarda che dal vivo di volume ne ha eccome!
Buona giornata!

confermo le impressioni di pietro.
dal vivo eccome se c'è volume

buona giornata anche da me

Un piccolo omaggio a un Grande; magari non sempre sorvegliatissimo quanto a gusto, ma comunque impressionante.

Non dimentichiamoci dei Grandi del passato:

pbagnoli ha scritto:Un piccolo omaggio a un Grande; magari non sempre sorvegliatissimo quanto a gusto, ma comunque impressionante.

sì,ok, qualcuno magari dirà qualche sanglot di troppo.... ma che meraviglia!!!!
"salgo l'estrema cima dell'esistenza mia...." è al contempo triste, sognante, malinconico, rabbioso!

grazie pietro del buongiorno di oggi!
m

Da ascoltare a piccole dosi. L´ascolto prolungato può creare dipendenza, e la cessazione improvvisa sindrome d´astinenza!

Questo è un grandissimo Corelli!
Buona giornata!
DM

Mille grazie della proposta! L'aspetto di Corelli che colpisce maggiormente credo sia la sua persona: estremamente fragile nelle sue paure (e lo si nota anche nel modo di parlare di alcune interviste) e, al contempo, capace di interpretare - con la voce che sappiamo - eroi spavaldi e a tutto tondo. In questo, l'aggettivo che gli si addice è IMPRESSIONANTE.

Saluti, Luca.

Osservazione perfetta! Mi spingo più in là: se avesse saputo trasfondere nelle scelte interpretative le proprie paura, se per cosi' dire Corelli avesse utilizzato le proprie introversioni per esplorare le fragilità di tanti personaggi avremmo avuto credo delle letture indimenticabili. Penso a Ernani, a don Carlo, ad Alvaro, perchè no al mai affrontato Otello.
Invece Corelli, complice anche un certo "spirito del tempo", preferi' giocare la carte dello splendore vocale, del tenore-superman, dell'eroismo buono per tutte le stagioni che talvolta, lo dico con circospezione, ha dato origine a prove vocalmente superbe e irripetibili, ma interpretativamente un po' generiche.
Quando poi si trattava di rendere le infelicità e le paure di questi personaggi il tenore marchigiano,anzichè cercare in se stesso come ho tentato di argomentare, si è rifugiato nei singulti e in un tono "piagnucoloso" decisamente convenizionali.
Poi, siamo giusti, esistono anche le irripetibili folgori (e le smorzature) del suo Radames, del Poliuto e di Norma ma continuo a pensare che Corelli poteva regalarci un approccio ermeneutico decisamente rivoluzionario.

buongiorno a tutti....
oggi un "vago" ricordo delle prime lezioni di canto.....


flip

Questa l'ho partecipata ieri sera su Facebook: è meravigliosa.
C'è un'ebbrezza nell'emissione e una sincerità che mi commuove. E poi, siamo onesti: prima del 1950, Di Stefano era un tenore sconvolgente. L'emissione apertissima che si scioglieva e trascolorava in smorzature celestiali era qualcosa che ancora nessuno conosceva, abituati com'eravamo a suoni immascheratissimi.
Godetevela, è un capolavoro:

Il primissimo Di Stefano era in effetti un vero miracolo. Si aveva l´impressione che con la voce potesse davvero fare qualunque cosa.
Poi il miracolo si è un po´ offuscato, ma Di Stefano resta un tenore dall´importanza storica (in termini di gusto, stile, tecnica vocale) indiscutibile. E imprescindibile.
Grande ascolto!
Grazie!

DM

Il brano è un po´ deprimente ma lei è bravissima!!!
Buona giornata a tutti!!!



DM